le superatissime classi sui treni (pt.3)
bene i biglietti a prezzi popolari, amici dei verdi europei, ma la prossima battaglia dovrebbe essere l’abbattimento delle classi sui treni, quantomeno quelli notturni.
le stazioni al nord (pt.2)
amburgo è riuscita a conferire un’anima sensibile alla sua stazione, ricchissima di attività interessanti, da piccole gioiellerie artigiane a fioristi, piuttosto che appaltare enormi spazi a grandi catene di vaccate
il viaggio in treno (pt.1)
27 ore filate , tre cambi (zurigo, amburgo, copenhagen), quattro treni, 5 nazioni. il tutto alla modicissima cifra di 120€, tariffa smart europea di trainline.
ancora la tivù
piuttosto che guardare la tivù, qualsiasi programma alla tivù, giuro io esco di casa. e ho detto tutto.
ma il comunicatore tiene famiglia
eventi per parlare di sostenibilità, per raccontarci la sostenibilità, per predicare sostenibilità, sostenibilità, sostenibilità, sostenibilità, fino a quando sostenibilità non significherà più nulla.
il fratello maggiore
oggi so che non c’è una vera morale a questa storia. so che ogni tanto mi ritorna su quella sensazione di ingiustizia della quale mi resi complice con il mio silenzio.
il valhalla del buon dipendente
un breve viaggio nei trend del mondo del lavoro, dalla velvet media a severance, da musk fino a “the closer” di heineken: un apribottiglie che ti congela le app di lavoro sul telefono.
cotone locale, prodotto in culandia
finché non ci saranno rigide regolamentazioni e controlli severi sulla comunicazione mendace, allora rimarremo in balìa di chi “coltiva in europa”, ma produce in bangladesh
heat, tra cortina e populismo
un mondo nuovo, in cui buoni e cattivi si confondono, condividendo il tavolo di un diner e chiacchierando vis-a-vis davanti a una tazza di caffè
giornata mondiale senza tabacco
oggi sono cinque mesi esatti dall’ultima boccata e durante questo periodo ho risparmiato 249€, rinunciando a fumare 3.774 sigarette
louis ck: accessibilità e complicità
l’intelligenza dal vivo fa sempre tutto un altro effetto. essendo tremendamente rara, bisogna pagare per assistervi a teatro. ormai.
liverpool celebra il fallimento
una città che non ha rinunciato a festeggiare i propri beniamini, nonostante la mancata vittoria della champions ieri sera e dello scudetto la scorsa settimana.
in missione (sui social) per conto di dio
chiunque faccia il nostro mestiere si è trovato almeno una volta a pensare alla religione come a un marchio e a fantasticare sul rebranding della chiesa cattolica. il caso di sister monica clare.
guerre come partite di calcio
un minimo di tolleranza, almeno sul calcio, e lasciateci qualche sfogo che rimanga al riparo dal grande occhio della cancel culture.
tumblr, mola mia
quel termine, “caos”, tanto insolito quanto azzeccato per definire il posizionamento dell’ultimo spirito libero; il sapore di un film di lynch dopo anni trascorsi con netflix.
uvalde, texas
biden chiosa: “fermare la lobby delle armi!” ed è il presidente. chi dovrebbe farlo se non lui? la più grande democrazia del mondo. andiamo bene.
biglietti da visita
rappresentava, insieme alla targhetta sulla porta, la cravatta e la penna a sfera, il buon professionista, lanciato in un avvenire di battute da ufficio e una routine monolitica
di giovanni falcone resta la solitudine
a trent’anni dalla strage di capaci, è legittimo domandarsi quale sia l’eredità del giudice falcone, oltre a qualche brutta fiction e il merchandising da quattro soldi.
la parte giusta del naviglio
non è un milan che mi ha divertito e se a inizio stagione mi avessero detto che avremmo vinto lo scudetto, mi sarei fatto una grossa risata. eppure…
un futuro senza auto (di nessun tipo)
per creare un cambiamento che insieme alla logica sostenibile conduca a un miglioramento dei nostri stili di vita, è necessario investire sul trasporto pubblico.