flawsome
rimarchiamo quella sottile linea tra confusione e caos, laddove la confusione è chiaramente lecita (quanto inevitabile), ma il caos no. vi auguro un un 2022 flawsome… in attesa di trovare un termine altrettanto elegante in italiano.
luna park
ci sono quelli per i quali l’editoria è una religione. gente che molto probabilmente ha un irrisolto con la propria infanzia e alle altalene ha sempre preferito il silenzio del guardaroba per meglio consumare una prematurissima lettura della recherche.
miss baviera 1938
non c’è scritto “uomo migliore dell’anno” o “persona più genuina e cordiale del 2021”. c’è scritto “uomo dell’anno” e si può essere d’accordo o meno, ma c’è pochino da controbattere: per il time elon musk è l’uomo dell’anno.
måneschi?
un anno fa, stavo pensando, non sapevamo chi fossero i måneskin. tipo. figurati come stavamo due anni fa.
aspirazionale
a me che la leggerezza è sconosciuta nel fisico come nell’intelletto, quando sogno sogni particolarmente intensi, arrampico su pareti le più impervie al mondo
blackout liguria
e allora stacco gli occhi dallo schermo ed è come tornare ragazzetto a viaggiare di su e di giù e godersi la poesia del paese, con i pensieri da ragazzetto, con le turbolenze e la grande passione.
pezzi di uno spettatore
non può che essere stata la volontà di una persona in carne ed ossa a ostacolare l’abominio algoritmico del counter: perché solo una persona può essersi commossa come mi sono commosso io guardando pieces of a woman.
la bellezza del mondo
core business: l’imperfezione. quante volte capita? parliamo di babaco market, servizio di delivery di frutta e verdura, i cui prodotti sono quelli che la gdo ha scartato per difetti estetici.
bowling for hollywood
mettiamo che la produzione dica ok, niente esperto del birillo, lo facciamo noi lo strike, e poi lo strike semplicemente non arriva
meteoro-apatia
sembrerebbe che ios 15 sia l’aggiornamento più “politico” dalla nascita di apple. un passo avanti gigantesco per quanto riguarda la awareness del grande pubblico in materia di qualità dell’aria (ma anche di gender equality). avanti tuttə!
between nowhere and goodbye
sembra proprio dove a un certo punto della vita piacerebbe andare anche a me.
l’autore del secolo
e poi c’è lui, sei anni dopo, a raccoglierne i cocci e, come fanno i giapponesi, a ricomporli con mano ferma, di oro colato.
l’essenziale slow
L’essenziale rappresenta finalmente una novità, una ventata fresca di speranza in un ritorno al giornalismo fatto bene, ricalibrato sulle abitudini del XXI secolo. o, come è presentato sul sito di internazionale: “goditi la settimana senza dietrologie e retroscena.”
parliamo d’altro
per questo non mi dilungherò ad affrontare tutte le “grandi novità” annunciate da facebook: perché sarebbe come portare il cane a fare un’ecografia per vedere se veramente ha mangiato i compiti di mio figlio.
la penna di carolina
per anni ho temuto che l’idea che il maestro si fosse fatto di me avrebbe potuto ripercuotersi sull’educazione che i miei genitori mi avevano dato.
nakagata
bisogna capire pochissimo per apprezzare sta cagata, conoscere ancor meno, aver letto niente, visto men che mai.
vuoti di performance
trasformare la retorica slow in un ritratto fedele delle fragilità e dei limiti umani
frecciasorpresa
i tappi della polifarma rappresentano ad occhio e croce l’ennesimo accordo commerciale strappato da trenitalia a discapito dell’ambiente.
la minoranza
giorgia meloni avrebbe secondo i sondaggi scavalcato il pd. è tempo di nuova resistenza. è tempo di maggioranza (vera)
il coraggio di tacere
dimentichiamoci di paragonare qualsiasi cosa (qualsiasi!) stiamo vivendo oggi con un periodo come quello del nazifascismo