bowling for hollywood
non so se c’è una statistica (chi l’avesse fatta sarebbe da rinchiudere), ma in quanti film o serie americani c’è una scena in cui si gioca a bowling? ci ho fatto caso per la prima volta stasera a quante scene al bowling possa mai avere visto. una roba che noi in italia facciamo una volta ogni dieci anni ed è veramente divertente, ma è poi anche giusto che quelle serate siano calcolabili in decenni e non meno.
bon. pur non avendole mai contate, queste tante scene alla sala da bowling (quelle memorabili poi si contano sulle dita di una mano, toh: il grande lebowski… e basta, già non me ne vengono in mente altre), ogni volta che ne vedo una mi soffermo sempre a riflettere sulla stessa questione: “la palla l’ha tirata un professionista o qualcuno della troupe?”
mi spiego. su un set il tempo è denaro. per realizzare l’inquadratura di uno strike fatico a immaginare che la produzione consideri di sacrificare più di due o tre ciak; non uno di più.
perciò gli scenari che si aprono sono fondamentalmente due:
scenario uno — viene coinvolto un professionista, non so se un campione di bowling o un esperto del birillo, sul quale la produzione faccia affidamento per realizzare uno strike perfetto al primo ciak.
scenario due — le inquadrature degli strike la produzione se li tiene sempre in fondo, per l’ultimo giorno di riprese, così si unisce l’utile al dilettevole e per la chiusura del set la troupe si sfida a bowling (camera rolling, ça va sans dire) sperando che qualcuno finalmente butti giù i birilli portandosi a casa lo shot e tutti felici e contenti.
sembra una cagata, ma mettiamo che la produzione dica ok, niente esperto del birillo, lo facciamo noi lo strike, e poi lo strike semplicemente non arriva; cosa stanno lì delle ore, tutti quanti, venti, trenta o quanti saranno, a consumare terabyte di memoria in attesa che i birilli vadano giù? figurarsi quando si girava in pellicola.
sono domande importanti.
non posso neanche dire che chiedo per un amico.
vabbè, buon weekend.
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