nakagata

ho aspettato di vederlo tutto per poterlo dire, ma: squid game è una cagata pazzesca.

una cagata la trama, una cagata la recitazione, una cagata la sceneggiatura, una cagata il suo perbenismo benaltrismo pseudo-anticapitalismo in salsa di soia.

guidata da un unico motore, la violenza, con tutti i messaggi che ho letto nell’ultimo mese sottostarebbero al ben magro plot (già visto, già visto, già visto), questo poutpourri splatter di dejavu cinematografici merita di essere il prodotto più visto dal mondo in questo periodo, vale a dire gli anni del covid, ovvero un periodo francamente di merda come pochi dal secondo dopoguerra.

bisogna capire pochissimo per apprezzare sta cagata, conoscere ancor meno, aver letto niente, visto men che mai.

non trovo altre parole, più pacate, per dire ciò che è dalla prima puntata che aspettavo di dire, ma che mi sono morso la lingua per non dire, per non cadere nel tranello del “eh ma se non lo guardi tutto”, ovvero che squid game è fra le più grosse stronzate che siano mai state prodotte e stronzo è non solo chi lo apprezza, ma chi - come me - ha voluto guardarlo sapendo sin da principio che si trattasse di una minchiata, eppure spinto dal pubblico giubilo si è sentito in dovere di guardare per “cercare di capire cosa piace al mondo”.

poi pure in lingua me lo sono visto. mortacci mia, mortacci.

parole: 232

Indietro
Indietro

la penna di carolina

Avanti
Avanti

vuoti di performance