il coraggio di tacere

già chi comincia un discorso con “bisogna avere il coraggio il di dirlo” si pone su un piedistallo da eroe in malafede, un san sebastiano pronto a espiare i nostri peccati in nome di chissà quale (non richiesta) alta crociata; e bon, son scelte. ma i paragoni con il nazifascismo - “bisogna avere il coraggio di dirlo” - hanno rotto i coglioni. 

lockdown? ventennio

covid? guerra

vaccino? olocausto

e oggi si lancia anche chicco mentana con un post in cui paragona la cancel culture alla kristallennacht. sigh. 

pur non condividendo molti aspetti, specialmente quelli più estremi, della cancel culture (mal digerisco l’affaire montanelli, ma so che la storia probabilmente mi darà torto), credo che questa retorica del paragone con il periodo più buio della storia moderna dimostri la bassezza del dibattito pubblico italiano. a maggior ragione se a portarlo agli onori di cronaca non è un ascoltatore medio della zanzara di cruciani, ma un esponente di spicco del panorama mediatico italiano (mediaset è stato e mediaset ha nel sangue, ma si sperava che qualche anno a la7 gli avesse schiarito le idee). 

purtroppo chicco - e stupisce doverlo spiegare - ma no, la cancel culture non ricorda un momento storico in cui un popolo ha adottato la legge di natura per sradicare una religione, sistematicamente deportandola e massacrandola in campi di concentramento. 

porre l’attenzione sul fatto che biancaneve potesse o meno essere consenziente quando il principe la bacia può essere una pirlata, una provocazione (anche un po’ sciocca, se vogliamo), ma no, decisamente non mi ricorda la deportazione del popolo ebraico. 

pace ai morti, vi supplico. basta con questi paragoni imbecilli. basta. basta. basta.

sai di cosa bisognerebbe avere il coraggio, di tanto in tanto, chicco? di tacere. quello sì che richiede un grande coraggio oggigiorno: avere una gran voglia di dire la propria e imporsi invece di tacere, con tutte le forze. sarebbe un paese migliore. 

ma se proprio proprio sentiamo il bisogno irrefrenabile di condividere il nostro pensiero con il mondo, beh, allora dimentichiamoci di paragonare qualsiasi cosa (qualsiasi!) stiamo vivendo oggi con un periodo come quello del nazifascismo. che lì c’era poco da scherzare. e tu non avresti avuto il diritto di sparare le tue minchiate su facebook. tanto per cominciare.

altro che cancel culture.


parole: 347

Indietro
Indietro

la minoranza

Avanti
Avanti

ritorno