la parte giusta del naviglio

non è un milan che mi ha divertito e se a inizio stagione mi avessero detto che avremmo vinto lo scudetto, mi sarei fatto una grossa risata. quelli che la sanno lunga diranno che invece è stata una squadra miracolosa, fortissima, con giocatori fenomenali. io non ci crederò. perché credo che ci troviamo difronte a ragazzi giovani che hanno trovato soltanto nella loro guida una razionalizzazione dei novanta minuti bastante a risultare superiore ad una serie a mediocre. il milan più bello l’ho visto invece proprio stasera, dove centrocampo e attacco dialogano alla cieca, dove nessuno si lascia cadere in terra mai e la difesa avversaria rimane spiazzata proprio da quella resistenza a sinistra che è, molto semplicemente, inafferrabile. dopodiché, avendole viste tutte le partite di questa stagione, no, non è stato un grande milan. ma lascia presagire un nuovo inizio, una ripartenza con la schiena dritta e che sa guardare lontano. quel ragazzo poi, con le gambe secche e lunghe, mi ha ricordato tanto  tanto ricardo izecson dos santos leite, con i suoi scatti repentini in avanti e quel sorriso divertito da ragazzino. poi mi sbaglierò, ma il bello non l’abbiamo visto quest’anno, ma deve ancora arrivare. se non altro è finito questo calvario di decennio di partite inguardabili. che quella era tutta un’altra storia. ma che bello, per ora, essere milano. dalla parte giusta del naviglio.

parole: 228

Indietro
Indietro

di giovanni falcone resta la solitudine

Avanti
Avanti

un futuro senza auto (di nessun tipo)