come possiamo comprendere le scelte dei nostri genitori se non crediamo fino in fondo che anch’essi siano stati giovani?

forse davvero è caduta la maschera sulla più grande farsa politica mai inscenata

se la casa è rimasta disabitata per un anno e io ho firmato le carte soltanto venerdì, è legittimo credere che lui sia qui da prima di me.

puoi trovarti sulla montagna più alta, ma che ci sarà sempre qualcuno che sta mangiando dei taralli sopra la tua testa.

ci rendiamo conto di essere soli e che la casa è nostra, che questo piccolo e immenso pezzo di terra ci appartiene.

sono arrivato a torino nell’ottobre del 2015 e rinunciavo allora a tutto ciò che di me avevo creduto fino a quel momento.

sì, sono un vecchio, un bavoso, decrepito, irascibile, antipatico vecchio.

perché va bene tutto, ma a tutto deve esserci un limite. eccoci, questo è il limite.

“bene, così il presidente degli stati uniti è diventato completamente matto [...]”

quanto c’è in un nome? esegesi dell’immensa cazzata fatta dalla molisana con le sue conchiglie e il disastro di un paese che non sa fare i conti con il proprio passato.

ma sicuro, quando ho guardato- e ho guardato bene - il mare, oggi, non c’era.

c’è tutta l’italia, nella vicenda di san patrignano, tra luci e ombre, santi e diavoli, amore smodato e condanna assoluta.

da oggi una generazione intera può votare. e, possiamo starne certi, non è che una buona notizia.

o facciamo l’inghilterra più belina di quello che è, oppure stiamo sottovalutando i coglioni dell’europa. che sono cubici.

dall’una di notte in poi abbiamo ballato, io e te, senza freni, da soli.