errare humanum est. perseverare però, minchia…

senza ragione fondata e senza sentirsi in dovere di giustificare il proprio parere in maniera alcuna.

il prato dei miei non sarebbe mille volte più bello se lo lasciassimo crescere come pare a lui?

di netflix della cultura ce n’è già almeno due: una si chiama rai, l’altra è eduflix (ed è bellissima)

“se chiudevo gli occhi riuscivo a sentire il ronzio dei sogni per tutta la casa, poi mi addormentai”

perché in italia niente è facile, tranne che non venire condannati all’unanimità per stupro.

che villania negare al mondo lo spettacolo della vita.

“the dogs go on with their doggy life and the torturer's horse scratches its innocent behind on a tree”

il solo alzarsi dal letto, in mattinate come questa, è di per sé un’attività sperimentale.

io ho corso il rischio e l’ho lasciata. non ne ho mai più saputo nulla.

“quale ostacolo emotivo dobbiamo superare per immaginare di essere noi, un giorno, a vestire i panni del carnefice?”

vittima della Storia dalla più tenera età, finalmente ne diventava co-autore

ci sono momenti in cui le leggi degli uomini paiono distanti e l’euforia è camminare scalzi nella sabbia in novembre 

al ritorno dalla montagna, la domenica sera, ascoltavamo “la sacca del diavolo” su radio popolare.

perché devono essere brave persone, no? a clayton county, georgia.

per evitare di farla scivolare nell’oblio di tutte le altre 309 giornate che l’hanno preceduta durante questo sciagurato anno.