euforia della battigia

oggi ho passeggiato sulla battigia. il mare era calmo e pulito, poche barche stavano immobili al largo con le vele sgonfie. le coppie si cullavano nel silenzio, sdraiate sui teli, mentre cani e bambini scorrazzavano al ritmo delle piccole onde avanti e indietro sulla sabbia.

fosse sempre così, l’andare al mare, pacato ed elegante, il godere gli uni degli altri in un solo luogo a un solo momento.
ci sono questi istanti, specialmente in riva al mare o sul pendio di una montagna, quando il regno degli uomini pare così distante da risultare distanti anche le sue leggi, e si rischia di togliersi la mascherina, beh si, per annusare l’aria e per leccarsi il sale che non ci bagna le labbra, come fanno certi subacquei che, raggiunta una certa profondità troppo in fretta, vengono colti da euforia e rinunciano all’erogatore dell’ossigeno, ricongiungendosi alla natura che, sorpresa, li saluta come vecchi amici persi di vista per troppo tempo.

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riccardo ehrman

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la sacca del diavolo