Battaglia dei Formati
Il formato è diventato ibrido e flessibile. Vale tutto. Ed è affascinante, oltre che libreatorio, arrivando da una tradizione decennale di inquadramenti rigidissimi.
“Il linguaggio dello spirito”
Così, in fila, la storia della musica rimane comunque di difficile comprensione per noi non addetti ai lavori, pur senza risultare più imperscrutabile.
après
ci sono due tipi di cover: quelle che aggiungono un quid artistico in più e quelle che vengono apprezzate per ciò che rappresentano. l’album di iggy pop appartiene al secondo tipo.
aspettando i barbari
un film di composizione globale, buzzati, lawrence osborne, baricco, coetzee, johnny depp. è già una magia, ma tutto è finalizzato a rispondere alla domanda: “i barbari, allora, siamo noi?”
journalism: the short-term weapon
if, among all sectors, there is one that has suffered more changes since the advent of Internet, that is information and journalism. let’s make newspapers and magazines our responsibility again. activism you can browse can play a big role in your community.
il valhalla del buon dipendente
un breve viaggio nei trend del mondo del lavoro, dalla velvet media a severance, da musk fino a “the closer” di heineken: un apribottiglie che ti congela le app di lavoro sul telefono.
basta ribellarsi, no?
dal direttore di linkiesta christian rocca, un consiglio per il popolo russo: ribellatevi, no? quando anche la rivoluzione diventa una passeggiata, se siedi comodamente in una democrazia parlamentare.
brand partisan
wouldn't it be incredible if the next world war was prevented by adidas? the next tyranny curbed by twitter, the next genocide avoided by louis vuitton? are we entering a new era of branding? a critical analysis of brands’ activation since the invasion of ukraine.
ukraine-washing
le sanzioni che l’Occidente ha imposto alla Russia hanno reso impossibile il “business as usual” — il post giallo-blu non deve venire confuso con impossibilità logistica.
oggi, l’ottovolante
Il settimanale degli italiani, sotto la guida di Caro Verdelli, sta cercando di capire cosa vuol fare da grande. Breve storia di Oggi e di quanto sia importante un periodico generalista equilibrato.
una scelta personale
30 mio di sponsorizzazioni. a un mese dallo scandalo di melbourne, nessuno dei brand che legano la propria immagine a quella di djokovic ha ancora preso le distanze dalle sue posizioni no vax. ma la bocca continuano a riempirsela tutti, su responsabilità sociale e impatto civile.
teatro e cinema ripartano dal rumore
proponiamo l’inaugurazione di un nuovo circuito di sale silence-free. ripartiamo dal rumore, dal chiacchiericcio, dalle risate, dai fischi, dagli applausi, dal senso di libertà e di genuino divertimento tra sconosciuti.
una questione di carattere
il libro-panettone di bruno vespa che si affaccia al natale è confortante come solo gli appuntamenti nostalgici sanno essere, come le tradizioni che non tradiscono mai, come una manifestazione no-vax il sabato pomeriggio. come la morte.
l’anno breve
sfruttiamo questo 31 dicembre per fermarci un secondo, soltanto un breve momento, a far mente locale e guardarci alle spalle. altrimenti verremo travolti da ciò che ci attende. di nuovo cinici, di nuovo arroganti, di nuovo impreparati.
i mammiferi
la pastorale all’italiana in un passaggio tra generazioni che lascia ben sperare per il futuro. oppure: esegesi del momento esatto in cui un tredicenne ha mangiato in testa a bruno vespa.
questa estate non deve fare schifo
e mentre – ancora una volta – la comunicazione in Italia si è dimostrata la prima delle voci di budget da sacrificare, una riflessione più oculata avrebbe permesso a professionisti, aziende, ma soprattutto istituzioni, di rendersi conto che, forse, la comunicazione era proprio la voce da non cancellare.