dj saved my life
“who can relate?” asks logic in his score. this should be the basis of any creative thought from now on, whether business- or art oriented.
teo
today it might have felt obsolete to communicate the presentation of a new foreign bank using actors, while an authentic testimonial is truly more effective to entrust a confused and tired audience with a far more human approach.
the political brand
“in power” and “in charge” seem to indicate someone who illicitly occupies an arbitrary position. if we were to consider political parties as brands, then we would be looking at a monumental lack in brand loyalty. but is there a way out?
of herds and men
"not every man remembers the name of the cow which supplied him with each drop of milk he has drunk." or would they? berle farm and oatly are two sides of the same coin, both trying to recover a lost meaning in food and beverage consumption.
the territorial bond
we need to go back to believing as soon as possible that not everything has to do with economical revenue. not sports, at least. not the kids’ dreams.
we can’t breathe (ma è lo smog)
perché nessun bimbo debba in futuro riconoscere la propria casa dal puzzo che emana o dal colore nerastro che ne imbratta la facciata. e perché, come si suol dire, è il progresso, bellezza! ed è inarrestabile.
hello, I’m a human being
“get real” says the back-up copy of the campaign. this is what matters at last: tangible, truthful, empathetic reality. the underlying identity of a brand remains the scariest factor to competitors.
le scrivanie e i banchi di scuola
come mai nessuno, e ripeto: nessuno, ha dato un endorsement serio e tangibile ai movimenti di protesta? perché nessuno è sceso in piazza al fianco dei ragazzi?
what we mean by “human branding”
how can a consumer empathize with a brand that doesn’t possess the main trait that he or she might identify with? how can I identify myself and my needs with this john wayne character, this fearless, heroic, cocky, testosteronic prick who will always grab his balls to overcome life’s challenges?
e… azione!
no panic & act è guidato da giulio rubinelli e susanna bellandi: trenta e passa anni di distanza ma la sintonia dei coetanei, ci dividiamo rispettivamente creatività e strategia nella ridefinizione di brand più umani, più sinceri, più sostenibili, più efficaci.
no logo
“se il prodotto è gratuito, il prodotto sei tu”, è così che si dice, giusto? bene, ora sul prodotto c’è anche la tua faccia. e viene scaricata da sei milioni di persone in tutto il mondo.
analog
in questo panorama di estatica sospensione, catturati nel paradosso di un’epoca che cambia rapidamente, seppure col freno a mano tirato nell’attesa della prossima grande-novità, ecco che giunge il miracolo inatteso: la nostalgia [comp. del gr. νόστος «ritorno»]. –desiderio acuto di tornare a vivere in un luogo che è stato di soggiorno abituale e che ora è lontano.
new glocal, next door
nextdoor sicuramente può rappresentare uno strumento integrativo alla nostra già generosa cultura comunitaria; con i giusti accorgimenti, per – forse – vivere il prossimo lockdown con un supporto digitale al servizio di un quartiere che può e deve sempre di più tornare a formare il cuore pulsante delle nostre vite.
la comunicazione, ancora una volta, forse
e mentre – ancora una volta – la comunicazione in Italia si è dimostrata la prima delle voci di budget da sacrificare, una riflessione più oculata avrebbe permesso a professionisti, aziende, ma soprattutto istituzioni, di rendersi conto che, forse, la comunicazione era proprio la voce da non cancellare.
l’inizio e la fine, un tentativo
quando inizia una quarantena?
quando cominci a preoccuparti di quello che succede fuori e ti chiudi dentro? quando vedi le prime mascherine in faccia alla gente? quando il primo sconosciuto cambia lato del marciapiede vedendoti avanzare nella sua direzione? quando te lo dicono? col primo decreto? o col secondo o il terzo? con la paura?
quando finisce una quarantena?
ora la sfida dei brand è la ‘nuova normalità’
Il coronavirus ha portato venti di cambiamento in ogni aspetto delle relazioni umane. ci si è molto concentrati nelle ultime settimane, giustamente, nel valutarne gli effetti sulla vita sociale e lavorativa, tralasciando però a mio giudizio un aspetto importante, il cambiamento che sta coinvolgendo anche il settore della comunicazione.