EXP 5
Primo set tedesco. Meno sacralizzazione della cinepresa, il video come un mestiere qualsiasi, indi per cui meno risate, meno schiamazzi, meno guasconeria, ma anche meno lamentele, meno sbuffi, meno arie da chi sta salvando il mondo ma, anzi, sta soltanto facendo il suo lavoro. Come le abbiamo osannate queste maestranze italiane, “le migliori del mondo”, come amiamo ripeterci, sarà, però certo l’atmosfera che tira sui set italiani è sempre quella di chi sta compiendo un’operazione dalle cui sorti dipende l’umanità intera. Poi magari è stata soltanto questa sola troupe con la quale ho lavorato, può ben darsi, magari poi anche le maestranze tedesche se la tirano; ma tant’è, si tratta di impressioni a caldo.
A pranzo poi si sbottonano, si ride, si chiacchiera, si commenta il cibo. Poi invece, mandato giù il boccone, ci si riabbottona e si riparte. Sicuramente presto rimpiangerò la caciara dei set italiani, non ne dubito. Intanto però mi godo tutto questo ordine, questo rigore, questa serietà.
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