yasuo takamatsu e il messaggero (di belle storie)
a firma chiara bruschi, oggi il messaggero ha aperto con un taglio medio in prima pagina su una storia presa in prestito dal daily mail. avendo da alcuni anni maturato l’abitudine di servirmi, appena sveglio, della rassegna di prime pagine de il post, la curiosa apertura mi ha spinto a compiere un gesto per me del tutto inedito: comprare il messaggero. in sei anni abbondanti di vita romana non mi era mai nemmeno passato dall’anticamera del cervello; forse perché a roma il messaggero si legge in condivisione sui tavolini del bar (insieme alla gazzetta, ovviamente). dunque si tratta di un gesto talmente insolito che mi ritrovo perfino a chiedermi, sulla strada per l’edicola, se a milano effettivamente lo vendano, il messaggero. l’edicolante nicchia, poi ricerca l’unica copia sotto una pila di cartacei minori, sbattendomi infine il mio quotidiano sul piattino con un misto di noia e sollievo, quasi si sentisse alleggerita da un peso.
la storia, che appunto rappresenta una scelta curiosa per una prima pagina in questo periodo di guerre e pandemie, racconta la vicenda yasuo takamatsu, autista giapponese di sessantacinque anni, che dal 2011 si immerge ogni settimana nel pacifico alla ricerca del corpo di sua moglie, data per dispersa dopo lo tsunami che aveva travolto i reattori di fukushima. una storia coerente sì con la linea editoriale incentrata sulla cronaca del quotidiano romano, ma che appunto stupisce per il respiro intercontinentale: un’operazione di storytelling, si direbbe, più che altro mirata ad attirare lettori stremati (si tratta di una mia personalissima interpretazione) dalla quotidiana palata di ansia e notizie angosciose. nel mio caso con un esito più che fortunato. l’articolo a pagina tredici è asciutto e gentile, di narrativa spiccia; una soluzione che mi spinge a leggere il resto del quotidiano e a trovarvi ulteriori spunti dei quali ammancano i quotidiani che leggo di solito: un equilibrio trasparente tra commento e opinione, articoli più brevi e limitati all’essenza fattuale, una panoramica extra cittadina che prenda in esame anche una certa cronaca provinciale (spesso più esemplificativa del paese reale).
ricomprerò il messaggero in futuro. la storia di yasuo aveva il sapore di un romanzo alla vite che non sono la mia; ad averne di più frequenti tracce di romantica narrativa sui quotidiani nazionali: già che ricamate sulla realtà, almeno ricamateci bene!
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