tetti

qualche anno fa mi imbattei in un libro meraviglioso edito dalla quodlibet (una certezza sempre) e intitolato “tetti”. questo raccoglieva decenni di esperienze e di studi in ambito architettonico dell’autore, yona friedman, il quale ha trascorso buona parte della sua vita a studiare per conto dell’unesco nuovi modi, accessibili e sostenibili, per costruire tetti e ripari in ogni parte di mondo. seppure sprovvisto di nozioni tecniche, ma armato soltanto della mia curiosità per l’architettura, quel libbriccione mi aveva catturato enormemente, fino a costituire anche le basi per molte delle creatività che ancora oggi elaboro per i miei clienti.

ebbene, mi sono reso conto proprio oggi di avere smarrito “tetti”, quando ho letto la notizia che in finlandia, dal 2025 non ci saranno più senzatetto, subentrando la politica del “housing first”, realizzata in collaborazione con ong e servizi sociali e che fornirà a chiunque un alloggio immediato e permanente, anche se sprovvisti di un contratto di lavoro.

beato il popolo che si cura degli ultimi, proprio nel giorno in cui da noi salvini è tornato a mettere in scena il suo grottesco show elettorale a lampedusa, sulla pelle dei disperati. mentre da noi si lasciano ancora in strada le prostitute, estate e inverno, e nei giorni di canicola come di gelo, permettiamo che gli ultimi muoiano sotto le tettoie delle nostre stazioni, abbracciati ai loro cartoni di vino da cinquanta centesimi. e la chiesa - alla quale anche a questa tornata elettorale nessuno chiederà di pagare le tasse sui propri immobili - pontifica di assistenza e di accoglienza, non si sogna di aprire le porte delle sue proprietà e di metterle gratuitamente a disposizione degli sciagurati.

“un tetto sopra la testa”, si dice. ma a dispetto dei proclami trionfanti dei soliti idioti, la povertà in italia no, non è stata sconfitta col reddito di cittadinanza; e siamo ben lontani dal  garantire a tutti un pasto caldo e un tetto sopra la testa. non prima agli italiani, ma a tutti. la direzione, tuttavia, pare non essere questa.

chissà dove ho messo quel libro.

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musica che non ascoltavo da solo

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un cretino. uno dei tanti