mò te lo buco quell’aeroplano

ieri europa verde ha comunicato la proposta di vietare i jet privati. ne è derivato un polverone senza fine, soprattutto con un retrogusto di cinico paternalismo neoliberista, sfottendo l’iniziativa come se questa minasse le fondamenta della libera impresa e come se, introducendola, questa comportasse il crollo dell’economia nazionale. ma soprattutto il commento più gettonato è stato: “a quando l’eliminazione della proprietà privata?” come se vietare i jet privati fosse una proposta che scaturisce da una sorta di invidia sociale di stampo sovietico. mi ha anche stupito scoprire quanti tra i miei contatti (inoltre alcuni amici insospettabili) siano difensori del diritto sacrosanto di volare su un jet privato. alla mia richiesta di delucidazioni, sono stato bollato irrevocabilmente come “rosicone comunista”; che poi, comunista ci mancherebbe, ma rosicone? di nuovo il ritorno dell’accusa di invidia sociale.

eppure il punto è uno, e lo racconta bene un articolo del post di un mese fa:

“in un’ora un jet può produrre due tonnellate di anidride carbonica: per confronto, in un anno intero una persona media che vive nell’unione europea – e che contribuisce individualmente al cambiamento climatico molto di più di chi invece vive in asia o in africa – è responsabile dell’emissione di 8 tonnellate di “CO2 equivalente”, un’unità di misura che si usa per tenere conto del fatto che non tutti i gas serra contribuiscono allo stesso modo al riscaldamento globale.”

dunque è semplice: una persona può emettere in una sola ora un quarto di quello che un cittadino europeo emette in un intero anno? è un consumo ingiusto, iniquo e inutile che nulla ha a che fare con l’invidia sociale. inquinare a piacimento non può più essere un diritto fondamentale dell’uomo e puntare il dito sull’ingiustizia climatica non può passare per invidia sociale.

chi irride proposte come il jet ban (che non si è certo inventato bonelli) o è cieco o in malafede, specialmente dopo l’estate rovente e secca che ci stiamo lasciando alle spalle. vada a raccontarlo agli agricoltori di mezza italia il diritto dei miliardari di volare alle maldive in solitaria, dia del rosicone a chi negli ultimi mesi è stato allontanato dalla propria casa, sfollato per le violente precipitazioni che hanno sconvolto la penisola.

e questa proposta non è che  la punta dell’iceberg di una serie di leggi che urgentemente dovrebbero mettere un freno al nostro modo scriteriato di avvelenare il pianeta. altro che invidia sociale: la sommossa dovreste temere. e invece. ci fate i meme.

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