la sede del partito comunista francese
per caso mi imbatto in un articolo che racconta la sede centrale del partito comunista francese a parigi. si trova nel diciannovesimo, in place du colonel fabien che, pare per una banalissima coincidenza, condivide con il partito la medesima sigla. l’edificio è stato progettato da oscar niemeyer, uno dei più grandi architetti contemporanei, nel 1965 e ultimato nel 1971, all’apice della grandezza del partito. oggi che conta poco meno di cinquantamila iscritti sull’intero territorio nazionale, la sede centrale è rimasta invariata.
per chi fosse interessato, l’articolo lo potete leggere qui.
io che di architettura non sono un esperto, mi posso limitare ad ammirare la grandeur - è il caso di dirlo - di questo monumento storico, così distante tuttavia dal rigore asettico e formale, violento spesso, degli edifici istituzionali sovietici; grandioso sì, ma senza rinunciare all’armonia, alla delicatezza, al colore, alla luce. un’idea di comunismo ben diversa da quella di mosca e molto più umana, più inclusiva, come è appunto quella di niemeyer, che non per niente veniva dal lato opposto del mondo, da rio de janeiro, e del sud america anche le sue opere conservano un certo ritmo, un certo movimento, un certo consesso di forma e di spirito.
oscar niemeyer, che nel 1965 era già oscar niemeyer, la sede del partito comunista francese la progettò completamente a gratis, ma a patto che gli lasciassero completa libertà creativa, poiché “sulla politica sono con voi, ma la vostra idea di architettura è nauseante.”
bisogna vedere la sede del partito comunista francese per capire cosa sono stati i partiti comunisti europei del dopoguerra. un ricordo distantissimo che a chi - come me - non c’è stato, risulta lontano anni luce dallo sfacelo valoriale cui assistiamo oggi. dalla mancanza totale di visione di oggi. dal vuoto politico di oggi. non per niente il pd sta in via del nazareno, mica in via delle botteghe oscure.
così, si fa per dire.
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