il pirla e i pennuti
quando finalmente eravamo riusciti a levarci quella bestia di morisi dalle palle, avevamo sperato in una virata più equilibrata dei social di salvini. dopo l’epocale figura di merda in polonia avevamo addirittura sperato che se non il suo elettorato, almeno i suoi alleati potessero invitare l’ex ministro dell’interno a posare il giochino. ma niente. a quanto pare nulla può trattenere matteo salvini dalle sue stronzate social e davvero ancora il timone del partito lo regge lui. altrimenti lo avrebbero già silenziato da un pezzo. c’è chi insiste nel definirlo un fascista. io temevo lo fosse fino a qualche anno fa. ormai mi son dovuto rassegnare all’idea che invece è solamente mona. un pirla di cattivo gusto, disgustoso a tratti, ma pur sempre soltanto un povero pirla. lo tolleravamo quando sventolava una bambola gonfiabile paragonandola alla presidente della camera, lo tolleriamo ancor di più oggi - dal momento che devo constatare che nessun giornale segnala il fatto - che pubblica un post come questo:
che siano stati registrati centinaia di casi di molestie durante il raduno degli alpini è un fatto. sono decine le testimonianze raccolte da donne che denunciano le parole e le mani addosso dei pennuti, celebri per i loro gesti “allegri” e “goliardi”. e cosa fa il leader di uno dei partiti di maggioranza? pubblica la notizia delle molestie - data dal corriere (non del manifesto, ecco) - corredata dalla caption “viva gli alpini”.
un gesto, come altro definirlo? da coglione, degno nemmeno delle medie, ma delle elementari. per fortuna, sparate come questa nascondono ormai soltanto un vuoto cosmico, il nulla politico e la mancanza di contenuti, visto che: 1. della maggioranza fa parte e quindi non può tirare sul governo 2. sull’ucraina ha perso ogni credibilità (nazionale come internazionale) e 3. il covid ormai tira poco o niente, ma soprattutto meglio lasciar perdere.
insomma, se proprio vogliamo trovarci il buono, sparate come questa denotano soltanto quanto al poveretto non rimanga più nulla da dire, quanto la sua rilevanza sia erosa, quanto debba spararla grossa per farsi notare quando ormai nessuno più se lo caga di striscio. se proprio vogliamo trovarci il buono. se proprio. perché altrimenti fa solo una gran rabbia. è un grande schifo.
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