la pace di paglia e 25.000 libri

25.000 libri venivano bruciati oggi, quasi novant’anni fa, dagli studenti universitari berlinesi, poiché reputati letteratura ebraica. qualsiasi cosa voglia dire. e questi erano gli universitari, non il sindacato dei camionisti. 

com’è tornato in auge il nome di adolf hitler oggi, grazie a un manipolo di mistificatori (molti dei quali italiani), rimescolando le carte della storia. ma la verità rimane che la storia è scritta, non la si può cambiare, andrebbe letta, studiata, ma riscriverla, questo no. 

ed è proprio dalle università che deve rinascere la pace, per non ricommettere gli errori degli studenti di allora. che nelle università oggi siedano figure come orsini, che negli atenei si consideri di cancellare i corsi su dostoevsij, questi dovrebbero essere i campanelli di allarme veri per le generazioni di domani. 

soltanto un’istruzione di paglia può generare una pace di paglia. non si può più nascondere la cattiva fede dietro il pluralismo d’opinione. 

per distinguerci davvero dagli studenti berlinesi del ‘33, avremmo dovuto cominciare a farci le spalle già da molto tempo. dio non voglia che sia troppo tardi. come scriveva gramsci: la storia insegna, ma non ha scolari.


parole: 185

Indietro
Indietro

non si può più dire niente

Avanti
Avanti

il pirla e i pennuti