picasso senza limiti

tra tutti gli artisti esposti all’albertina di vienna, rimane certamente picasso quello che mi colpisce di più. perché pur non essendo un esperto di storia dell’arte - tutt’altro - la varietà degli stili, l’avvicendarsi di periodi così distinti, di tecniche tanto distanti in picasso mi da l’impressione di rappresentare quasi un unicum, a quanto mi è dato conoscere, per curiosità e instancabile ricerca nella propria arte. a guardarle insieme - e poche istituzioni ne conservano un campionario simile, al di fuori della spagna - sembrano un mêlée di più artisti vissuti in epoche differenti. ma è sempre picasso, ora figurativo, ora impressionista, ora cubista, ora espressionista, ora astratto, ora a carboncino, ora a penna, ora ad acrilico, ora a collage, quando su tela, quando su ceramica. sempre lui, meravigliosamente lui. e io voglio bene a kokoschka e voglio bene a max ernst, ma quella sconfinatezza, quella libertà incondizionata, quel genio senza limiti, ad oggi, io li ritrovo solo in picasso. che nel 2022 è ancora una roba pirotecnica e lo rimarrà sempre, anche quando l’arte sarà solo un render nft. anche allora picasso sarà picasso. perché la sua arte era insaziabile, la sua curiosità senza tempo. 

parole: 196

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