le parabole di certi italiani

hanno delle parabole, certi italiani, che uno a volte fatica a crederci. penso ad esempio a vauro. vauro ci ha fatto riflettere e ridere con la sua penna affilatissima e intelligentissima per un paio di decenni. ero poco più di un bimbo quando gli americani invasero l’afghanistan e le sue vignette (molte delle quali dal fronte) rimangono ad oggi un ricordo indelebile per me di quel periodo confuso e violento. era di sinistra vauro. ma come reputavamo di sinistra santoro. oggi in molti sostengono che non sia vero, che santoro di sinistra non lo sia mai stato. ma sono abbastanza certo che mentono. questi individui venivano portati in palmo di mano dalla sinistra e da chi la sinistra la votava. anche, ma in maniera più subdola, travaglio, col suo antiberlusconismo feroce.

ma di mezzo a tutti questi, vauro io proprio lo reputavo un rappresentante eccellente delle mie idee, per molti anni. disegnava per il manifesto, vauro. oggi per il fatto. troppi anni in tv a fare il cretino col colbacco, troppa boria.

era di sinistra, vauro. e oggi non capisco davvero se sia cambiato vauro o la sinistra. o entrambi.

“era di sinistra” is the new “sorrideva sempre”.

parole: 198

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la tregua del ‘14

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un tale cattivo (e una bella serie)