pannelli di legno

sono rimasto particolarmente affascinato da una visita alla città del sole di via solari: una catena di negozi che ho sempre trovato interessante e che tuttavia mi aveva perennemente lasciato un po’ confuso rispetto all’assortimento, diviso tra infanzia ed ecologia, come se non riuscisse a capire bene cosa volesse diventare da grande.

oggi mi sembra che il brand fondato da carlo basso si sia chiarito le idee, trovando un posizionamento ben definito proprio a partire dai prodotti, ficcanti nello zeitgeist senza ridondanze e senza gli orpelli olistici che mi irritavano un poco fino a qualche tempo fa.

un esempio su tutti? la casa delle figure con i pannelli solari: oggetti esteticamente brutti per eccellenza, i pannelli - qualcuno deve averlo capito e non è seduto al governo del paese - è urgente che entrino nell’immaginario dei più giovani in quanto elemento imprescindibile delle abitazioni di oggi e di domani.

varcando le soglie della città del sole ho fatto in buona parte ingresso nell’universo valoriale che vorrei trasmettere in quanto genitore, capace cioè di unire uno sguardo fiducioso e positivo verso il domani, con ogni genere di compromesso sarà necessario accettare per aiutare mio figlio a sfidare lo status quo e vincere le sfide del (suo) futuro.

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liscia, gassata — arrivederla

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la capra