ogni giorno

ho ancora un poco di paura a condividere sulla newsletter e sui social la mia crescente passione per la corsa; non perché tema che si tratti di un’infatuazione passeggera, ma perché trattandosi di una disciplina tanto diffusa tra molti in questo momento storico, pavento la possibilità di venire giudicato per la semplicità dei miei pensieri, ancora acerbi, ancora fragili per affrontare un eventuale dibattito con chi di più esperto di me in materia.

si va oggi concludendo la mia prima settimana di corsa continua, ovvero quotidiana: una novità che ha sorpreso me stesso in primis, ma che è frutto di una richiesta che arriva dallo stesso mio corpo, il quale si trova sotto stress in questi giorni di divisione tra lavoro e bambino, faticando a trovare una continuità che gli possa risultare quantomeno comoda. in questo scenario la mezz’ora di corsa serale si sta rivelando salvifica quantomeno nel dedicarmi almeno un poco ai miei pensieri e, infine, a conciliarmi il sonno sfiancato dai cambiamenti. correre ogni giorno è diventato dunque indispensabile sul piano sia fisico sia emotivo, ma ciò che veramente mi stupisce è il rapido miglioramento delle performance, che si susseguono in un record via l’altro come difficilmente mi sarei potuto immaginare soltanto un paio di settimane fa.

e così, nonostante non fosse mai stata una prerogativa delle mie attività - per lo meno non sul breve periodo - l’elemento di velocità si sta sorprendentemente rivelando per un driver inaspettato e spontaneo che tuttavia sta dando ottimi frutti, alimentando ancor più la mia passione per il running. domani mi cimenterò nuovamente con un fondo da mezza maratona, sarà una bella sfida aggiungere l’elemento di crono, provando a dosare resistenza e accelerazione e sfidare il precedente tempo personale.

intanto sto ascoltando l’audiolibro dell’apneista istriano mike maric “la scienza del respiro”, per cercare di affinare ulteriormente la mia recente tecnica respiratoria, alla quale riconosco ogni miglioramento compiuto nelle ultime settimane, nonché un certo cauto superamento dei miei timori di rimanere senza fiato ad ogni accelerazione. e per la mi storia personale questo davvero non é poco.

parole: 345

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holodomor, 2022

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