holodomor, 2022

ieri sera, mentre lavavo i piatti della cena, è saltata la luce in tutto il circondario. allora ho indossato la mia torcia frontale da trail e ho finito di lavare i piatti con l’acqua gelida, mentre sull’appartamento scendeva lentamente il freddo; poi, sempre agghindato come un esploratore artico, ho preso il cane e ci siamo avventurati nel quartiere semibuio, dove nei ristoranti i tavoli erano stati arrangiati con candele e molti condomini si erano riversati in strada per confrontarsi sull’accaduto. infine, con la lampada a batteria autonoma che usiamo per l’allattamento, ci siamo messi a letto a leggere il consueto capitolo di dickens prima di fare la nanna. a quel punto la luce non era ancora tornata e l’appartamento era già decisamente fresco, in balìa degli elementi ormai da qualche ora.

è stata una situazione seccante, ma tutto sommato divertente nella sua straordinarietà, specialmente visto che eravamo nelle condizioni di concludere comunque la nostra routine con un certo agio.

stamattina poi, dimentico perfino delle circostanze eccezionali entro le quali si era conclusa la serata, mi imbatto in uno scatto dallo spazio dell’europa, effettuato da un satellite della nasa, in cui si può distintamente riconoscere una vasta area a oriente completamente al buio nella notte continentale. altro non si tratta che dell’ucraina assediata da putin, il quale ha fatto il possibile acciocché lo stato invaso sia messo nelle condizioni di affrontare l’inverno nelle più infauste delle circostanze. perché è così che la russia ha scelto di combattere questa guerra, con frustrazione e odio, scegliendo alla strategia militare le infami rappresaglie sulla popolazione ucraina, con lo scopo di esasperarla e di metterla contro il proprio governo, spingendolo per inerzia alla capitolazione.

è al buio l’ucraina ed è al freddo l’ucraina, un paese già di per sé battuto da inverni ben più bui e ben più freddi del nostro; migliaia di famiglie patiranno le pene dell’inferno nei prossimi mesi, crescerà una generazione indurita e colma d’odio, moriranno nel gelo gli anziani: ecco cosa succederà e cosa sta già succedendo al popolo ucraino; un popolo dalla forza di volontà granitica, ben più di quanto il mondo mai si sarebbe potuto aspettare e che quest’anno affronterà l’inverno più lungo di sempre, al freddo e al buio.

ma i fatti sin qui parlano chiaro: se è con un nuovo holodomor che la russia crede di piegare gli ucraini, temo si sbagli di grosso: come non li piegò nel trentadue, non ci riuscirà nemmeno novanta anni più tardi.

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