nonostante tutto

sa dio com’è che, nonostante tutto, io riesca ancora ad esultare per la vittoria del centrosinistra in un comune nel quale, peraltro, non sono residente. un riflesso incondizionato, al quale non posso che reagire con stizza, non riuscendo a contenerlo. come il pugnetto che fanno i tennisti, nervoso e fugace, con l’espressione arcigna e di spalle all’avversario. nonostante dalla mia nascita io non abbia ancora mai vissuto un leader vero a sinistra, nonostante gli inciuci praticamente con chiunque, nonostante i tradimenti, i cambi di casacca, nonostante gli imperdonabili governi, le imperdonabili facce, le imperdonabili campagne elettorali. nonostante tutto, vinciamo a verona, con un ex calciatore, e il mio cuore sorride, tutto in me sorride, per quanto io cerchi di dissimularlo. perché, e ne sono sempre stato convinto, le inclinazioni politiche sono parte della struttura caratteriale. si nasce di sinistra in quanto si nasce generosi, l’educazione c’entra soltanto in parte. lo raccontava molto bene luchetti in mio fratello è figlio unico, con quel meraviglioso personaggio interpretato da elio germano, che vorrebbe tanto essere fascista, un fascista vero, ma proprio non gli riesce e il suo cuore buono e aperto lo tradisce ogni momento.

è qualcosa nel profondo che non conosce delusione grande abbastanza da farti abbandonare l’amore per il mondo. quelli che “un tempo ero di sinistra, poi ho capito davvero come gira il mondo”, di sinistra non lo sono mai stati, garantito.

ed è bello eh, mica mi lamento; frustrante, forse, tutto qua, far parte di quella minoranza che raccontava moretti, nonostante tutto. senza riuscire mai a tenere il broncio a lungo, perché la bellezza, alla fine, un sorriso te lo strappa sempre. nonostante tutto.

parole: 275

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lo stupro è un esempio sbagliato

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forse il premio no