lo stupro è un esempio sbagliato

continuo a sentir citare l’esempio dello stupro in difesa della libera scelta di abortire. un po’ fortino, no? voglio dire, siamo sicuri che sia il caso giusto per sostenere la causa abortista? davvero bisogna venire stuprate per scegliere di abortire? non bastano già la mancanza di welfare, uno stato e una legislazione discriminatoria, una pressione sociale insostenibile non appena varchi la soglia dei trenta, il terrorismo para-cattolico di chi - peraltro - in chiesa non ha mai messo piede? continuare a fare delle ragioni abortiste un caso estremo, temo, ha effetto contrario rispetto a quello desiderato. bisognerebbe invece farne una questione di basilari libertà individuali, universali, minime. poter abortire liberalmente dovrebbe essere la base, non il caso estremo.

per altro: non sarebbe un buon inizio normalizzare la scelta di non avere figli? se rinunciare alla maternità diventasse culturalmente accettato, forse non avremmo bisogno di fare un caso nazionale di un semplice aborto. si potrebbe dunque cominciare dallo smettere di sottoporre ogni donna sopra i trent’anni a inutili interrogatori su “quando deciderai di mettere la testa a posto”: la causa abortista comincia dal farsi una porzione di cazzi propri.

purtroppo fino a quando non riusciremo a disfarci del fardello di questo stato straniero all’interno dei nostri confini nazionali, davvero non ne verremo a capo. per fortuna la buona novella la porta la francia: l’ultimo battesimo oltralpe è previsto per il 2048, l’ultimo matrimonio cattolico nel 2031 e la scomparsa dell'ultimo prete si attende nel 2044. non manca poi molto. se calcoliamo che per il 2030 è previsto che schiatteremo tutti quanti di caldo, beh, diciamo che sarà più facile morire andando in ufficio che cercare di abortire con una gruccia.

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ma questo non lo sapremo mai

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nonostante tutto