mille euro a milano

l’annuncio del comune di milano è immorale; peggio: è uno schiaffo ai giovani che già oggi faticano a pagare una stanza ben al di fuori dell’aera urbana. con il cuore in mano e terribile dispiacere - dato un certo amore per questa città - tocca constatare come quella che ama definirsi una “smart city” stia chiedendo ai suoi residenti ben di più rispetto a ciò che offre: una città cara, scarsamente accessibile e inquinata, che certo risalta se paragonata alle altre città italiane, ma che non può che impallidire quando messa a confronto con altri grandi centri europei.

un contratto per  sei mesi part-time con reperibilità  sette giorni su sette, a nove euro lordi all’ora, nelle giornate festive e pre-festive del 31 dicembre 2022, 1° gennaio, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno 2023. e ovviamente il candidato deve essere in possesso di "una laurea e/o specialistica magistrale in lettere e filosofia, lingue e letteratura straniere, comunicazione, scienze della comunicazione, digital marketing o equipollenti", oltre a una "comprovata esperienza almeno biennale nell'attività di content creato nell'ambito dei social network". per un totale di mille euro netti al mese. a milano. nel duemilaventidue. lo dico con pacatezza: andate a fare in culo, voi e i vostri mille euro al mese. e non solo per l’evidente insulto rivolto ai giovani professionisti che sperate di schiavizzare, ma anche per la scarsa considerazione della posizione in oggetto la quale, il sindaco dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro, può fare la differenza nel rapporto con la cittadinanza. tre anni di pandemia e quattro lockdown davvero non hanno insegnato niente.

dovrà necessariamente cambiare questo modo miserabile di trattare le persone, di far leva su ghiotte opportunità lavorative per defraudare una generazione intera della propria dignità. dovrà cambiare. e intanto già ne stiamo parlando: non è poco. non è tanto, ma non è nemmeno poco. la strada è lunga.

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