i mandanti in campagna elettorale

a furia di ripetere che vengono qui per rubarci il lavoro, per rubarci le donne, per rubarci la casa, è finita (ancora una volta - come a macerata, quello marchigiano comincia ad essere un pattern) che qualcuno li ha presi sul serio. “ha importunato la mia donna”, un mix letale di razzismo e misoginia che è sfociato in un omicidio a sangue freddo, in pieno giorno, in pieno centro, sotto gli occhi di numerosi passanti che si sono limitati a filmare l’accaduto. come nel caso dell’assessore leghista di voghera (chissà cosa voterà il 25 settembre l’omicida di civitanova marche?), l’odio verso i migranti ha raggiunto il suo apex, appuntandosi la violenza al petto come una medaglia, o meglio come un distintivo, quando per “difendere la comunità”, quando “l’onore della mia donna”. e dunque si ritorna al delitto d’onore, al codice rocco (1930, non a caso, governo mussolini), in cui basta uno stato d’ira ad attivare una riduzione della pena; e infondo se lo scopo - come ha sostenuto più volte la meloni (che non è fascista eh, per carità!) - è la sostituzione etnica, l’attuazione del fantomatico piano kalergi, allora lo stato d’ira dovrebbe essere più che giustificato, corretto? perché non invocare allora direttamente la legittima difesa? e infatti la reazione di meloni e salvini si fa drammaticamente attendere. salvini, ad oggi, ancora non ha commentato (ma ha commentato su tutto il resto), la meloni invece, che è obbligata da forza italia e lega a indossare il blasone democratico, se ne esce con un messaggio che definirlo ipocrita è poco:

“non ci sono giustificazioni per tale brutalità.

mi auguro che l'assassino la paghi cara per questo orrendo omicidio.

una preghiera per la vittima 🙏🏼”

ovviamente non poteva farsi sfuggire né l’occasione di un velato accenno all’inasprimento delle pene, né tantomeno un occhiolino ai cattolici. per quanto riguarda la preghiera poi, alika ogorchukwu (39 anni, padre di un bimbo di 8) non sa bene cosa farsene, gesti di violenza come questi recano il nome dei mandanti, che sono gli stessi che mettono l’emoticon con le manine giunte e che tra poche ore torneranno a latrare sugli sbarchi, a fare becera propaganda sulla pelle degli ultimi, sulla loro disperazione, sul loro dolore.

voglio rassicurare la meloni (ce ne fosse bisogno): tra un paio di giorni manco ce ne ricorderemo più. è molto più efficace la strategia salviniana, il quale ha capito bene che ormai certe quisquilie basta ignorarle e saranno presto dimenticate (vale per civitanova marche, ma anche per i 49 milioni, per l’umiliazione in polonia, per l’inchiesta sui fondi illeciti dell’estrema destra milanese) - e sì che il “me ne frego” dovrebbe esserle più congeniale che a chiunque altro.

***

qualche ora più tardi: smentita dallo stesso omicida la pista delle molestie alla fidanzata. diciamo che la bestia sapeva bene come far breccia nell’immaginario comune. e torno a ripetermi, e torno a domandarci: il 25 settembre, cosa avrebbe votato?

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