kyiv, italia?

non sono un politologo dell’ispi. non ho manco chiuso il secondo anno di scienze politiche, se è per questo. ma mi sono domandato - ammesso che fosse possibile - cosa sarebbe successo se i diplomatici internazionali non avessero lasciato l’ucraina. e ripeto, non mi sto ponendo un quesito di geopolitica, perché non so manco come funzioni la diplomazia in questo senso; cosa comporti non obbedire ad un ordine di rientro dalla farnesina, ad esempio. la mia è una questione di fiction, di narrazione. ho provato a immaginare se, nei giorni immediatamente precedenti all’invasione russa, il nostro ambasciatore, i nostri consoli e con loro altri diplomatici occidentali, avessero scelto di non abbandonare le proprie postazioni - cosa sarebbe accaduto? fatico a immaginare che la russia avrebbe potuto bombardare un’ambasciata italiana e, per quanto ne so, manco avrebbe potuto varcarne il territorio. quante vite si sarebbero potute salvare, sia impedendo i bombardamenti a tappeto, sia dando rifugio ai profughi? 

in proposito mi ritorna in mente il bellissimo documentario di nanni moretti santiago, italia che racconta i gesti salvifici offerti con estrema generosità e sprezzo del pericolo da parte dei diplomatici italiani al momento del golpe di pinochet in cile nel 1974; la scia di affetto che i sopravvissuti a quella mattanza ancora oggi riservano al nostro paese e alla nostra terra, così lontana, così simile alla loro. 

so che anche un semplice laureando in relazioni internazionali saprebbe citarmi a memoria i codici che manderebbero gambe all’aria il mio immaginario, lo so che non sto considerando questo e quell’altro aspetto e che rimanendo l’ambasciatore avrebbe soltanto messo a repentaglio — e tutto il resto. ok, va bene. ma non sarebbe stato bello, fare tutti, ma proprio tutti muro, usando i corpi diplomatici di mezzo mondo di stanza a kyiv per fare scudo intorno al governo di zelens’kyj e salvare l’ucraina dall’invasore? non sono forse questi i gesti che piangiamo commemorando i sacrifici di figure come quella di luca attanasio? sarebbe stato bello tornare a vedere gesti eroici e dal sapore antico, invece di lasciare l’onere dell’eroismo al solo popolo ucraino, fin troppo stanco di una storia fatta solamente di tragedie e di miseria. e di violenza insensata. 

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