l’internet dei migliori

make my drive fun è espressione di quell’ “internet dei migliori”, del web dei padri fondatori, di quell’innovazione felice e scanzonata della quale oggi non rimane più nulla.

un web di un’ingenuità accecante, che sapeva ridere di niente e godere della propria mancanza di carisma. idee semplici che nel far west di un universo ancora da conquistare apparivano geniali.

eppure, in una nicchia remota, qualche nerd ex blogger ancora gode a lanciare iniziative che cavalchino quello spirito avanguardistico da tardi anni novanta.

è il caso appunto di make my drive fun (il cui nome dice già tutto), ovverosia una mappa e un box in cui indicare luogo di partenza e destinazione, e poi - dopo una breve ricerca - sul percorso che congiunge i due punti compaiono una serie di pin che suggeriscono attrazioni lungo il tragitto. attrazioni non mainstream, a volte curiosità vere e proprie (intorno a casa mia ad esempio viene segnata la colonna del diavolo di piazza sant’ambrogio), ma anche bar particolari o negozi dell’usato: fun, appunto, tappe intermedie che allietano l’unione di a e b.

basta. that’s it. e ce ne fossero di più di questi siti a scopo puramente ricreativo, scevri di promozione o di auto celebrazione.

l’internet dei migliori era anche questo: intrattenimento disinteressato. ma noi non lo sapevamo; altrimenti avremmo cercato di fermare il tempo. e di goderci quei brevi attimi di quiete prima della tempesta.

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di pioggia, tappeti e sconfitte

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m, da scurati a popolizio (passando per la mia invidia)