imparare dalla pesciarola

oggi nel dibattito pubblico a sinistra, grande rilievo si è dato all’intervento di giorgia meloni ieri in spagna, nel contesto del comizio di vox. violento, certo; volgare, come sempre; fascista, è dire il minimo.

tuttavia, spiace notare - ancora una volta - come nel magico reame di noi benpensanti della ztl, venga a mancare lo spirito critico e di analisi che ci permetta anche di imparare da questa che possiamo dilettarci a definire “pescivendola”, ma che si è dimostrata abilissima nel costruirsi un consenso crescente raschiando nell’altrui elettorato. il fulcro dello strillato monologo che è stato infatti preso di mira, tra condanna e ilarità, è un elenco dei distinguo che la leader propone in seno alla destra, fatto di nette prese di posizione, di sì e di no tranchant e irrevocabili.

[…] sì alla sovranità dei popoli,

no ai burocrati di bruxelles,

sì alla nostra civiltà,

no a chi la vuole distruggere. […]

e via dicendo, i soliti deliri della meloni.

dunque subito, manco il tempo di pensarci su, a sinistra è cominciato il coro educatino e per bene che ti insegna la lezioncina: “qualcuno spiegasse a giorgia che il mondo non è tutto bianco e nero e che c’è anche la scala di grigi”.

commenti idioti e ridondanti che soprassiedono comodamente a quella che è la vera lezione che dovrebbe insegnarci il successo di fratelli d’italia: la nettezza delle idee (quantomeno a parole). se a sinistra fossimo in grado di dividere - ancora, come un tempo - in sì e in no le nostre posizioni, in giusto e sbagliato, in bianco e nero (altro che grigi!), allora tale giorgia meloni non sapremmo nemmeno chi sia. se riuscissimo ad accordarci, tanto per dire, che sì la pace, no l’invasione di un paese sovrano, sì l’europa, no l’ungheria, sì la lotta all’evasione, no il reddito di cittadinanza, sì l’accoglienza, no le ingerenze della chiesa cattolica, sì lo ius soli, no le fonti di energia non rinnovabile, sì una legge a tutela delle comunità più fragili, no agli inciuci.

se davvero riuscissimo, invece di prenderla per il culo, non dico a copiarla, ma poco poco a studiarla, a prendere due appunti, a guardarla da vicino questa “pesciarola”, scopriremmo che basterebbe unirci su tre concetti, comunicarli con criterio e infine non trascendervi mai, per riprenderci una buona fetta di elettorato stanco, stordito e indurito.

basterebbe questo, forse. oppure no. ma tentare non nuoce, peggio di così.

parole: 403

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