the future is winning

ho trovato molto interessante lo spunto di john sweeney - nome storico del giornalismo televisivo britannico e oggi sessantatreenne a kyiv da freelance - che oggi faceva notare come la guerra in atto sia combattuta anche tra passato e presente. la russia combatterebbe una guerra novecentesca, con panzer, truppe di terra, bombardamenti aerei; mentre l’ucraina risponderebbe a suon di tweet, video, hashtag e content digitale. ma sweeney non si limita a osservare questo, e rilancia sostenendo che la guerra della russia sia una guerra combattuta utilizzando i mezzi del passato per ristabilire il passato, l’ucraina una guerra coi mezzi del ventunesimo secolo per il proprio futuro. a ben pensarci è una delle sintesi più puntuali che abbia avuto modo di leggere nell’ultimo mese — chi combatte per il passato contro chi combatte per il futuro. un canovaccio tutt’altro che nuovo di questi tempi, in cui lo scontro generazionale è stato portato sul tavolo del cambiamento climatico. la guerra tra vecchi e giovani non si combatte dunque più per stabilire valori e ideali di matrice politica come nel secolo scorso, bensì la disputa avviene sullo scacchiere della mera esistenza: o noi o voi, estinzione contro sopravvivenza. e sebbene al tavolo ecologico il futuro sia ormai - suo malgrado - in netto svantaggio, sulla partita bellica conclude sweeney: “indovinate un po’? the future is winning.”

magari.

parole: 224

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lo scricciolo e le bombe