ai deviati di tutta italia

sarò matto io, ma a differenza della meloni non ho l’abitudine di andare a verificare i significati delle parole su wikipedia, bensì sulla treccani - un esercizio che suggerisco anche a molti giornalisti - e ciò che emerge dal vocabolario della lingua italiana è quanto segue:

devianza

(pr. devianza) n. f. [der. di deviare]. - 1.

comportamento di chi non accetta né

rispetta le regole e le norme della società a

cui appartiene e più spesso quelle del

gruppo dominante.

in un momento di emergenza per la salute mentale di decine di migliaia di adolescenti italiani (emergenza cui nessuno dei programmi della coalizione di centro destra fa cenno), ci mancava questa gretta ignorante a far sentire le ragazzine e i ragazzini con disturbi alimentari come dei deviati, degli anormali. che poi certo, niente che non si possa curare con un po’ di sport! qualcuno può ricordarmi in che anno ci troviamo, per l’amor di dio? mettere anoressia e bulimia sullo stesso piano di tossicodipendenza, bullismo e baby gang non è solo idiota, ma è vergognoso e dovrebbe suonare come un ulteriore e definitivo campanello d’allarme - ce ne fosse ancora bisogno - nel caso sfortunato che questi sciagurati dovessero finire al governo del paese. non è solo la mancanza di cultura, la profonda ignoranza, la bestialità di questi involuti a preoccupare, ma la loro totale assenza di empatia umana, l’intorpidimento dei loro sentimenti.

lo dico in particolare per chi continua a sostenere che la meloni non è fascista: “deviato” è un termine fascista, rappresenta l’accanimento verso chi rifiuta di allinearsi alle regole imposte dal “gruppo dominante”.

era tanto tempo che non provavo una rabbia tanto cieca di fronte alle posizioni di un politico, ma temo che il fronte - cosiddetto - di sinistra debba rapidamente rispolverare una certa cazzimma e alzare un muro invalicabile tra noi e i nuovi barbari, prima che sia troppo tardi.

ai deviati di tutta italia diciamo: non siamo soli, non essere allineati è sempre stato, è oggi e rimarrà anche domani una virtù, non un difetto. l’orgoglio di essere altro da ciò che vorrebbe la meloni sia una medaglia al petto per tutte e per tutti.

quando le lancette della storia sembrano inesorabilmente venire spostate indietro, alziamo la testa e sbattiamo in faccia la nostra diversità a carogne e prepotenti. deviato veramente lo è soltanto chi non è capace di empatia umana.

parole: 396

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