dall’alto
entra, l’ucraina, in una nuova fase del proprio annientamento: quella in cui la distruzione piove dagli aerei. ed è una morte molto simile a quella che ha sconvolto il mondo intero negli ultimi due anni, indiscriminata, cieca, invisibile. una morte vigliacca, contro la quale non c’è resistenza, non c’è vaccino che tenga; una morte che non lascia il tempo per fare nulla, per pensare nulla, che non lascia il tempo di pregare, non concede il tempo di salutare, una morte che annulla e basta, con cinica rapidità, giungendo dall’alto, come i fulmini scagliati da un dio ozioso e volgare, bizzoso e manesco. o di chi, preda dei demoni propri, la morte la impone agli innocenti, sostituendosi a un dio, pur senza averne nemmanco la statura.
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