città vuota

milano ad agosto ha un fascino tutto suo, specialmente di sabato. un fascino discreto, ma al contempo spaventoso, perché una città senza persone perde ogni sua ragion d’essere. una collina è una collina con o senza esseri umani, una città no. è ad agosto che città come milano si mostrano in tutta la loro insensatezza: insensato l’asfalto che non viene calpestato, insensata la segnaletica che non ha nessuno cui segnalare alcunché, insensati i palazzi che non ospitano nessuno, le luci che illuminano tratti non percorsi.

un albero é un albero a maggio e in novembre, con il sole e con la pioggia, cambia, si trasforma, si veste e si sveste, ma è sempre lo stesso albero. la città non cambia, o meglio, tutto ciò che della città è stato costruito non cambia. piazza sant’agostino è quella in primavera e in autunno, e come per ogni altro angolo di milano, se ritratto in fotografia quando sprovvisto di presenza umana, il periodo dell’anno risulta indistinguibile.

e ciò che non cambia è morto. per questo il fascino di milano deserta è un fascino lugubre, grottesco quasi, perché rappresenta la morte insensata, per la quale non ci si da pace.

nanni moretti amava girare per roma in agosto con la sua vespa come piaceva anche al gassman del sorpasso in automobile, perché entrambi attratti a loro modo dalla morte, l’uno incombente per malattia, l’altro per accidente. non c’è rappresentazione più fedele di una necrosi, della città priva di presenza umana.

un’immagine che dovrebbe riaffiorarci alla mente di tanto in tanto anche durante il resto dell’anno, quando siamo sommersi di problemi che paiono insuperabili e allora, per un istante, potremmo ripensare a quelle strade deserte, a quell’ammasso di cemento e di asfalto morti e forse, per quel breve istante, avremmo l’opportunità di sentirci leggeri e di riconoscere che quei problemi non sono altro che un calco mortuario, una pallida imitazione di cera di ciò che invece rende la vita meritevole di essere vissuta. vale a dire: al di fuori della città, dove tutto è cambiamento e trasformazione e stagioni e vita.

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