la cinesata
boicottare le olimpiadi di pechino è un imperativo categorico. e le ragioni sono svariate, a partire dal fatto che il 100% della neve sarà artificiale (e si tratta di un unicum storico) con un dispendio di energia smisurato e un impatto ambientale ancora incalcolabile. e poi hong kong e taiwan, la tennista scomparsa peng shuai, il lockdown di anyang (5 milioni di abitanti) che sta lasciando morire di fame i suoi cittadini, i campi di concentramento degli uiguri, e molto altro ancora.
spiace chiaramente per gli atleti, per i quali partecipare a questo appuntamento rappresenta il culmine di una carriera, ma continuare - ancora nel 2022 - a fingere di non vedere, non può essere più reputato miope - è complice.
una medaglia d’oro olimpica per lo slalom su neve artificiale non è paragonabile con kitzbühel o garmisch, come un torneo di fifa vinto alla playstation non può avere lo stesso valore di una champions league. mai definizione più precisa di “cinesata” è stata fornita da un’olimpiade invernale senza neve. diffidate dalle imitazioni. e dai regimi.
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