cammino?

mi vogliono convincere a camminare. ma camminare camminare, tipo santiago. e siccome si tratta di due tra le poche persone che riescono a influenzarmi con un paio di parole dette bene, lo sto prendendo in considerazione. non so se santiago. da qualche anno avevo in mente più il israel national trail, un percorso segnato ufficialmente nel 1991 e concepito per dare ai percorritori una visione di tutti i possibili ambienti e paesaggi israeliani. una cosa molto nazionalista in verità, tipo che ogni uomo (uomo, è chiaro) israeliano lo deve percorrere almeno una volta nella vita, normalmente prima di compiere il servizio militare. il fascino? vedi un mondo in un mese: dalle montagne al deserto, dalla campagna al mar morto. il tutto in salsa biblico spirituale, è chiaro. poi è una smazzata eh. l’ultima volta che avevo fatto una cosa simile era stato col mio amico jan: verona-bolzano, detto sentiero e5, a volte mille metri di dislivello in un giorno, ferrate, tra le otto e le dieci ore di cammino al dì. ah si, dimenticavo - avevamo diciannove anni e pesavo in tutto quanto oggi una sola mia coscia. forse non è poi tutta sta idea questa del cammino. o forse si. magari mi serve solo un input letterario per accendermi la miccia. a volte basta quello per farmi fare le cose più assurde. un buon libro. quando si dice volontà di ferro.

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