botticelli nudge

confesso di dovere ancora approfondire e di aver letto soltanto un paio di articoli in merito (per la lezione in università di domani mi farò trovare più pronto), ma ho trovato di eccezionale interesse la notizia che oggi ha coinvolto, nell’ordine: le gallerie degli uffizi, la venere di botticelli e due influencer da dieci milioni complessivi di follower su instagram.

le due ragazze infatti (alessia mucci ed eva menta) si sarebbero introdotte all’interno del museo in mattinata ben coperte e avrebbero poi, di fronte all’iconica opera rinascimentale, sbottonato le giacche per immortalarsi in abiti a dir poco succinti e trasparenti. la prima reazione non avrebbe poi tardato ad arrivare nientepopodimeno che dalle schiere fiorentine di fratelli d’italia, nelle fattezze del loro capogruppo tal alessandro draghi, che ha diffuso una nota indignata in cui accusa le due influencer di “sbeffeggiare il patrimonio artistico italiano” e appellandosi a un regolamento che esigerebbe “un abbigliamento consono all'ufficialità degli ambienti museali" e sostenendo che "per le riprese fotografiche" sia "permesso scattare fotografie alle opere ai fini di uso personale e di studio", mentre "per ulteriori diversi utilizzi (pubblicazioni o usi derivati anche per scopo commerciale) va richiesta apposita autorizzazione e corrisposto, ove previsto, il pagamento di un canone". chissà se queste norme si applicano anche alle migliaia di turisti che ogni giorno visitano gli uffizi. ma questo detto, mettiamo in ordine le informazioni, perché 1. sebbene fatichi ad ammetterlo debbo concordare con draghi alessandro sul fatto che in un mondo ideale sarebbe opportuno visitare i musei in abiti consoni, ma che 2. in un periodo di necessità da parte delle istituzioni culturali (le quali, ricordo, hanno dovuto chiudere i battenti prima e diradare gli ingressi poi per oltre due anni), forse non è il caso di fare crociate contro gli influencer della gen z.

di qui il mio quesito: che le trasparenze delle due signorine siano in verità la cosa migliore che sia capitata agli uffizi da chiara ferragni (ma gratis)? domanda, eh. ma perché poi esattamente uno “sbeffeggiamento”? a me non pare che con il loro gesto - di cattivo gusto, se mai - abbiano voluto recare danno alla tela di botticelli, anzi. ripenso ad esempio all’apeshit di beyoncé & jay-z al louvre: non mi sembra di ricordare che l’assessore alla cultura di parigi avesse accusato la coppia di voler irridere delacroix o da vinci. e mi sbaglierò, ma la mia prima impressione non è stata di nervosismo, se mai di stupore: cara grazia che sappiano della venere di botticelli innanzitutto! un culo da dieci milioni di follower, caspita a me pare un’operazione di nudge marketing strepitosa! come “naked news” che dal 1999 fa raccontare le notizie da soubrette nude, un format ripreso poi anche in europa da circoli di lettura et similia per attirare l’attenzione di un pubblico altrimenti irraggiungibile. e ripeto: non dico che sia giusto o sbagliato, bello o brutto, non mi sono ancora fatto un’idea precisa. certo, non lo trovo appropriato di per sé, ma prima di bollarlo come scempio e condannare l’atto, vorrei aspettare qualche giorno per vedere i numeri degli ingressi. vedi mai.

parole: 518

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