anche qui
si dimostra anche ad armeno, provincia di novara, ultima avamposto prima dell’impervia salita che conduce al tristemente noto mottarone. anche qui si dimostra contro la guerra. decine di cittadini si fanno testimoni, come ad una recita scolastica, di un raccolto presidio guidato da giovani e giovanissimi e organizzato dalla locale comunità di sant’egidio. ci sono molti cartelli colorati, tra i quali uno spicca per estro letterario; dice “non è bello ciò che è bellico, ma è bello ciò che pace”. chapeau. quando cercherai lavoro ti aspetta la tua scrivania in agenzia. c’è partecipazione, c’è musica, c’è palpabile gioia di testimoniare.
anche qui, dicevo. ed è su questa parola che vorrei soffermarmi, così stramba, così fuori luogo. a metà strada tra congiunzione e avverbio, tra constatazione e stupore. come se la pace fosse appannaggio dei grandi centri, come se lo fosse la pubblica dimostrazione. è facile per noi, che veniamo dalla città, guardare a questi gesti celebrati nella provincia, quasi con tenerezza, ma in maniera del tutto irrazionale. non temono forse la guerra, ad armeno novara? non la temevano - a ragione - le piccole comunità ucraine lungo la frontiera con la russia? chi può permettersi il lusso di non temere la guerra? dove, precisamente, può non arrivare la violenza?
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