amor patrio

le file di civili in coda di fronte agli edifici ministeriali per farsi consegnare un fucile. le voci gracchianti dei soldati che mandano affanculo l’invasore che intima la resa. le donne che affrontano i soldati consegnando manciate di semi di girasole perché almeno nasca del buono dai loro cadaveri. il presidente zelens'kyj e i suoi messaggi fieri. lo scudo umano di fronte ai carri armati.

mi chiedo: noi reagiremmo così? oppure i russi son cascati davvero male con gli ucraini? mi dà l’idea, questo popolo, che venderà cara la pelle. 

una nazione come quella italiana, con identità così capillari, che si fa vanto di parlare dialetti esclusivi di chilometro in chilometro, farebbe sfoggio del medesimo orgoglio e amor patrio di un paese giovane come l’ucraina? 

che lezione di coraggio e di vero amore per la propria terra che sta impartendo questa nazione al mondo intero. 

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hibakujumoku (被爆樹木)

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i semi in tasca