genio e regolatezza
avrò montato, credo, un centinaio di mobili ikea nella mia vita. è una stima solida, non a casaccio, contando che solo negli ultimi quattro anni ho fatto quattro traslochi.
eppure soltanto oggi mi sono messo a riflettere sul valore storico, filosofico, ecologico, perfino politico del blocca-vite ikea. sì, quel cosino simil cilindrico che assomiglia... a un blocca-vite ikea; non saprei descriverlo. cosa fa? blocca le viti, ma al contempo fissa gli assi in maniera strabiliante - rispetto alla fatica nulla che si fa stringendolo - e assicura una solidità impareggiabile alla struttura (provate a fare quello che fa il blocca-vite con viti e chiodi normali).
ora, quello che voglio dire è che ci siamo ormai abituati a vedere le grandi innovazioni tecnologiche (dall’iphone al touch screen e via discorrendo), ma abbiamo perso di vista le innovazioni analogiche, a partire dal blocca-vite ikea. è mai possibile che non si sappia chi ne sia l’inventore? che non ci sia traccia di un brevetto? eppure qualcuno dovrà pur averlo inventato - e non credo di esagerare se dico che quel singolo elemento con ogni probabilità ha da solo rivoluzionato l’intero mercato immobiliare globale. perché non sappiamo chi è la mente - scandinava, con ogni probabilità - dietro l’invenzione di questa minuscola e al contempo gargantuesca rivoluzione? come ci siamo ridotti a conoscere i nomi di qualsiasi influencer in grado di infilarsi un astuccio intero di pastelli nel naso, ma non sappiamo chi - con un’invenzione tanto semplice quanto geniale - ha cambiato il modo stesso che abbiamo di vivere le nostre case?
mannaggia ai pesci, mi ci arrabbio su ste cose. ma voglio dirtelo, caro björn, o olaf, o gudrun: sei nei nostri cuori, sempre, e se non ti hanno ancora dato il nobel per la pace, è soltanto perché è tutto un grande magna magna.
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