Una memoria piccola piccola

É una mezza bugia quella con cui mi propongo all‘universo professionale. Quella che mi vuole orgoglioso dei miei fallimenti, „Failed at acting. Failed at directing. Failed at writing.“ come dice il mio profilo LinkedIn, dice il mio curriculum, dice il mio sito.

È una mezza bugia - o forse più una mezza verità - perché la realtà dei fatti è che godo di scarsissima memoria. Di breve come anche di lungo termine. Che è una vera seccatura il più delle volte: devo prendere continuamente appunti durante le riunioni, faccio arrabbiare mia moglie che mi deve ripetere mille volte le stesse cose, per non parlare delle numerose figuracce quando incontro persone che non riconosco.

Ma avere scarsa memoria comporta anche alcuni benefici. Non per ultimo quello di non avere ricordi nitidi dei propri fallimenti. So di avere fallito con la recitazione, so di avere fallito con la regia, come so di avere fallito con la scrittura. Potremmo anche aggiungere che so di avere fallito come piccolo imprenditore. Lo so perché non sono ancora demente, ma la verità è che la scottatura mi brucia per un tempo molto limitato e poi, rapidamente, guarisce. È la mancanza di buona memoria il motore dei miei cambiamenti, che a volte mi fa prendere decisioni avventate e sconsiderate, ma è anche il motore di certo mio coraggio. Brucia una delusione e brucia forte, ma poi guarisce in fretta. Guarisce in fretta il tradimento di una ex ragazza, guarisce in fretta un brutto voto a scuola, guarisce in fretta il senso di solitudine, guarisce in fretta un colloquio andato male.

Si rimonta in sella con rapidità non perché sia migliore degli altri, ma perché mi dimentico di essere stato tradito, di aver preso un brutto voto, di non avere ottenuto un lavoro. È un superpotere, a suo modo. Beati quelli che ricordano sempre tutto, che ricordano i numeri di telefono, i compleanni, i nomi, le facce, che non devono prendere appunti perché memorizzano tutto in un baleno, beati quelli che all’università non dovevano sbattere la testa per ore sui libri, beati loro, beati voi. Per carità. Ma è un bel bagaglio da tirarsi appresso ogni giorno. Non vi pesa la testa?

Io mi tengo la mia debolissima memoria. Perché se è vero poi che dietro ai miei fallimenti c’è il trucco, è anche vero che il resto della mia presentazione è vera più che mai ed è quella che mi rende più orgoglioso. “Still continuing to try and to fail,” dice. Chi non tenta, non sbaglia. E dunque: avanti il prossimo.

parole: 422

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