seguire il formaggio

esegesi sportivo gastronomica


Introduzione

Nulla è più calamitante della TV americana se ti trovi in un albergo americano.Te ne stai sotto le lenzuola, l’aria condizionata gelida, e non puoi fare a meno di sfogliare le centinaia di canali di soap, dibattiti, meteo e news. Ma la bandiera a stelle e strisce è composta da centinaia di tessuti che non comprendono la stoffa: gli involucri di palle e palloni di ogni forma e dimensione. Presto mi sono già perso tra le emittenti sportive dedicate al baseball, al football, all’atletica leggera, al basket, alla pallamano. La ESPN allunga i suoi occhi dai campi di cricket indiani fino ai bizzarri tornei canadesi di frisbee.

È il 2008, ho diciannove anni e mi trovo in Florida per lavoro. Doccia, disfo le valigie, ESPN.

Ben presto mi assopisco al quarto inning di una partita tra i Cardinals e i Mariners. Quando riapro gli occhi, parecchie ore dopo, fuori è sera (anche se il mio stomaco reclama il pranzo). Mi stiracchio un po’ e nel mio campo visivo si affaccia nuovamente il televisore, ma quello che vedo non è baseball, né basket, né qualsiasi altra disciplina alla quale la RAI mi ha educato. Mi sollevo sui gomiti e mi stropiccio gli occhi perché credo di avere visto male.

C’è una collina, un pendio ripidissimo, sui cinquanta gradi di inclinazione. Una pista si apre la strada in mezzo a un fitto bosco. Sotto gli alberi, ai margini della traccia d’erba, c’è il pubblico. Centinaia di persone con gli occhi puntati sul cocuzzolo del poggio. Quassù, una serie di individui stanno accovacciati nell’attesa di un segnale che deve arrivare da un uomo sulla sessantina, camice bianco e cilindro. Regge in mano qualcosa che non riesco immediatamente ad identificare. Lo tiene tra le gambe, rivolto verso la discesa. Non l’annuncio di uno speaker, niente musica, solo il brusio della folla circostante. Le persone che circondano l’uomo in camice, che poi scopro essere l’MC (il Master of Cerimonies), sono individui di vario genere, concentratissimi, slanciati in una posa che ricorderebbe quella dei velocisti sulla linea di partenza, se non fossero costretti a bilanciarsi a monte per non perdere l’equilibrio.

Poi le mani dell’ MC lasciano la presa sull’oggetto, che stento ancora a riconoscere, ma che ha la forma di una ruota piccola e tozza. Questa prende la sua discesa verso valle a una velocità crescente. Appena un secondo dopo, gli uomini si gettano al suo inseguimento. Certi si lanciano col peso all’indietro, per facilitare la frenata con i talloni. Altri, i più veloci, si buttano testa a valle e lasciano che la forza di gravità faccia il resto. In maniera scomposta, i corpi vengono sbalzati sul terreno, che li restituisce all’aria con gli arti distanti e sciamannati, per poi ripiombare al suolo con violenza, pronti per un nuovo volo. Dopo una caduta libera di circa dieci secondi, con ampio ritardo sulla ruota, cominciano a giungere i primi uomini di gomma, che vengono placcati da un gruppo di holders addetti ad arrestarne la caduta.

Rapito, osservo le barelle invadere la pista e raccogliere i feriti. Feriti veri, di cui alcuni gravi. Intanto l’MC ha ridisceso il poggio e s’appresta a premiare il vincitore, ovvero colui che per primo ha tagliato il traguardo dietro alla ruota. Ed eccola ricomparire, tra le mani dell’MC, che la consegna ad un uomo di gomma e la solleva sopra la testa, tra gli scatti dei fotografi e gli applausi della folla. Senza accorgermene mi sono alzato dal letto e mi sono avvicinato al televisore. Quella che ha tra le mani non è una ruota, ma una forma di cacio. È a questo punto che compare una stringa blu in sovrimpressione che recita: “2008 Cheese Rolling winner”.

Formaggio, dico ad alta voce. Seguivano il formaggio.


“Formaggio… la corsa del latte verso l’immortalità.”

Clifton Paul Fadiman


Le Origini

Il 2010 e il 2011 furono gli anni neri per il Cheese Rolling, seppure contribuirono a riportare la disciplina agli onori della cronaca.

A fronte delle preoccupazioni da parte del comitato promotore, per la sicurezza di spettatori e partecipanti, l’evento venne cancellato.

“Nessuno ci potrà fermare”, disse Helen Thorpe, vincitrice dell’ultima edizione nella corsa femminile, “Dicono che la corsa non è ufficiale, ma noi siamo gente di Brockworth e oggi inseguiremo il formaggio. Così sarà ufficiale. Per noi è importante.” Parole accese per la campionessa, che tuttavia sottintendono uno stress emotivo più che giustificato. Nei giorni precedenti a questa dichiarazione, il gruppo di ribelli, di cui la Thorpe fa parte e che si è proposto di portare avanti la corsa, ha ricevuto minacce anonime di morte.  Ad accrescere la tensione è stata la decisione presa dal Save the Cheese Roll Committee di far pagare 20 sterline ad ogni spettatore. “Da quando abbiamo annunciato l’importo del biglietto, siamo stati bombardati da ostilità e critiche, molte delle quali sul livello personale, che ci imputano di approfittarci del buon cuore di Brockworth”, dice il portavoce del comitato, Richard Jeffries.

La scelta di sospendere le corse è dovuta agli incidenti avvenuti nelle edizioni precedenti. In particolare tra il 2007 e il 2009, si è registrato un incremento notevole di commozioni cerebrali, oltre ad innumerevoli distorsioni e fratture di ogni genere. Non è in fondo così distante il fantasma di Ann Faubler, tragicamente travolta dal formaggio (che correva alla velocità di 112 km/h) nel 1998.

Il Comitato ufficiale e lo sceriffo di Gloucester non se la sono sentita, proprio ora che il Cheese Rolling cominciava a vantare partecipanti da tutto il mondo, di correre inutili rischi. Ma Brockworth non ci sta e i nostri rebeldes vanno in scena il 29 maggio, come ogni 29 maggio da qualche secolo.

Anche quest’anno vince il trentatreenne Chris Anderson. È la sua sesta vittoria consecutiva. “Il segreto,” sostiene “è tenere il peso più possibile indietro e i piedi ben piantati a terra”.

Siamo abituati a ricercare la grazia nel gesto sportivo. Le finezze, l’eccezionale. Ci troviamo, invece, di fronte a una disciplina scomposta, basata forse più di qualunque altra sull’istintività. L’inseguimento di un oggetto, infatti, è riscontrabile probabilmente solo nelle corse dei cani. Per questo richiede un’efficacia nell’azione che trascenda dalla compostezza.

Le radici del Cheese Rolling affondano nella cultura romana di oltre1900 anni fa, sotto l’impero di Marco Cocceio Nerva (ultimo imperatore italico e padre adottivo di Traiano), quando questi fondò la Colonia Nervia Glevensium, dove oggi sorge Gloucester, caposaldo inglese del settore economico-finanziario.

Erano gli anni delle rivolte anti-romane degli Icei, che si muovevano da Londra all’estremo Galles, guidati dalla regina Buddica. Tacito ci racconta di come, dopo la morte del marito, Buddica venne umiliata dai romani, che la esposero nuda sulla pubblica piazza, mentre le sue due figlie venivano violentate. Queste villanie divennero appunto la base per la fame di sangue e di vendetta di Buddica, la cui rivolta fu la più grande conosciuta nella storia dell’isola britannica. Nella battaglia finale di Watling Street caddero oltre 70.000 uomini e Buddica si avvelenò per non cadere nelle mani dei Romani. Il proconsole romano Paolino, che era di stanza a Glevum, si fece spedire la testa di Buddica e leggenda narra che egli, ebbro della vittoria, gettò il capo della regina giù da una collina, come estremo gesto di sfregio, mentre i soldati per scherno la rincorrevano.

Tale atto barbarico venne ripreso dai popoli sassoni, che sottrassero Gloucester (allora Glowancestre)  nel 577 ai Romani, sotto forma di rito propiziatorio per i raccolti primaverili, in onore al sacrificio di Buddica. È in questa forma che arriva a noi oggi, scambiando alla testa mozzata (già al tempo ritenuta poco elegante) una forma di Double Glouchester, inseguita da venti uomini lungo Cooper’s Hill.

Il formaggio in questione, il Gloucester, ricavato dal bestiame locale, ha costituzione semi-dura e richiede un invecchiamento di 36 settimane, non pastorizzato. Per resistere tuttavia alla caduta dalla cima della Coopers’, richiede un invecchiamento maggiore e un’aggiunta di grasso che gli restituisca una tessitura più robusta: da qui il Double Glouchester (dal sapore più deciso).

Il fornitore del formaggio utilizzato per la gara viene scelto per pubblica acclamazione al Cheese Rollers Pub di Shurdington (a circa tre miglia da Cooper’s Hill). Attualmente è ancora Diana Smart, che prepara il Double per la corsa incontrastata dal 1988.

La scelta di continuare a utilizzare il formaggio nell’ultimo secolo come scopo della competizione, denota la sua connotazione strettamente tradizionale, dal momento che l’Inghilterra non si vanta di essere tra i più celebri consumatori di latticini. Nell’arco di rilevazioni trentennali non la si può trovare nemmeno tra i primi venti paesi produttori, ma solo al decimo tra gli esportatori (al seguito di Belgio e Irlanda).

Tuttavia, in una sola occasione il formaggio venne sostituito da un altro materiale.

Durante il secondo conflitto mondiale era stato imposto il razionamento degli alimenti, impedendo quindi l’utilizzo del formaggio all’interno dell’evento. Di conseguenza, dal 1941 al ’54, venne utilizzata una replica della forma in legno. Quasi come un’urna sacra, la ruota di legno recava uno spazio cavo al centro, nel quale era inserito un pezzettino di formaggio, simbolico sfizio per combattere le ristrettezze imposte dalla guerra.

Il Cheese Rolling ha raggiunto anche l’Italia (non vi sono tracce di contaminazione in altre nazioni, oltre al Canada), alla sua settima edizione biennale, presso San Valentino di Brentonico (TN). La prossima edizione del Campionato Italiano di Cheese Rolling avrà luogo l’11 giugno.


Conclusioni

Oggi si usa spesso parlare di “monetizzazione dello sport”. È un fenomeno che in verità ha preso piede oltre trent’anni fa, ma la nostalgia canaglia non ci permette di accettarlo. Siamo ancora legati a codini, maglie larghe, colori strampalati, calzoni corti e scarpini trasandati, ma tanto sport era finito già allora.

Perché ho scelto di raccontare il Cheese Rolling? Non per cercare di essere originale a tutti i costi e nemmeno per scherzo. La verità è che ho trovato quei trenta individui che si lanciano da una collina all’inseguimento di una toma, più autentici di quegli altri undici che mi avvelenano il sangue ogni domenica. E non solo. Più delle demi-volée di Federer, più del gioco di gambe di Pelè e delle accelerazioni di Bolt, della palombella nella pallanuoto, molto più di un alley oop nel basket, di una schiacciata, di un cucchiaio, di una veronica. Più di Baggio, Jordan, Mastrangelo, Chabal e tutti gli altri artisti che ci intrattengono nei week-end con le loro prodezze, sospendendo il tempo, mozzandoci il respiro, torcendoci l’intestino.

Seguire il formaggio è una predisposizione mentale, uno stato di coscienza. Seguire il formaggio è di sinistra, è decrescita sostenibile, è nostalgia e territorio, tradizione e sport. Seguire il formaggio è, infine (spero mi venga concesso dirlo), come l’amore, come la vita- è la rincorsa di qualcosa di inutile con il costante rischio di spezzarsi l’osso del collo.




Bibliografia

^ Jesse Russell, Ronald Cohn “Cooper’s Hill Cheese-Rolling and Wake”, Bookvika publishing, pubmix.com ISBN 9785512799024

^ Rob Waring, “Cheese Rolling Races”, National Geographic, Heinle Engage Learning, ISBN-13 9781424010677

“American flies in to win Gloucestershire cheese rolling contest”, The Guardian, 27 maggio 2013

“Coopers Hill cheese-rolling fans hold unofficial race”, BBC News online, 31 maggio 2011

^ “Cheese-maker warned against supplying Gloucester cheese-rolling”, BBC News online, 24 maggio 2013

^  “Gloucestershire cheese-rolling off due to safety fears”, BBC News, 12 marzo 2010

^ “Trying to rule Britannia”, BBC, 6 agosto 2004

^ Tacito, “Annali”, Bur Biblioteca Univ. Rizzoli

^ Tacito, ”Vita di Agricola”, Bur Biblioteca Univ. Rizzoli

^ Dione Cassio, “Storia romana”, Bur Biblioteca Univ. Rizzoli

^ Wikipedia “Cooper’s Hill Cheese-Rolling and Wake”, www.wikipedia.org

www.cheeserolling.it


Videografia

^ L’evento del 2014 (integrale): https://www.youtube.com/watch?v=lmnjHu4PwGc

^ Promo ufficiale edizione 2012: https://www.youtube.com/watch?v=dtvG9XDtjv4

^ Wins and Fails 2015: https://www.youtube.com/watch?v=7PNkDIAqtLk

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