Vorrei essere Giambruno
Ogni tanto, non sempre, ma sempre più spesso, vorrei essere Giambruno. Vorrei essere Giambruno, per davvero, niente scherzi, vorrei essere Giambruno almeno un giorno, un momento, il tempo di scoprire, forse, che si prova ad essere Giambruno. Perchè basta un momento, per scoprire che si prova. Vorrei essere Giambruno, più indulgente con me stesso, più sicuro, tutto gonfio, bello e tronfio, un gran maschio, alto snello, con in bocca sempre un fischio. Vorrei essere Giambruno per fregarmene di chi mi trova inopportuno, di chi trova un complimento fonte di ogni scontento. Vorrei essere Giambruno, sono serio, e confutare ogni criterio per il quale anche un fusto debba avere del buon gusto. Vorrei essere Giambruno, senza dubbio, lo ripeto, ed infrager ogni divieto, far vieppiù come mi pare e, se mi gira, ora andarmene anche al mare. Come una piuma esser leggero, senza l’ombra di un pensiero, sempre al centro del mio mondo, nel mio ego mi sprofondo.
Vorrei essere Giambruno, liberatemi vi prego, dal gran peso della ratio, sono nato per librarmi nell’infinito dello spazio. Vorrei essere Giambruno e lasciare gli ormeggi della ragione, spingermi in mare aperto, vivere col vento sempre in poppa, sempre libero e bellissimo, mentre delle critiche mi giungono soltanto gli schizzi, sempre più veloce, più veloce di voi tutti, sbattere le ali agganciate a questo corpo perfetto e osservare questo piccolo insignificante paese da dove merito: dall’alto dei cieli, dove non mi potrete mai raggiungere, perché io, non so se si è capito, vorrei essere Giambruno e sputarvi in testa per benedirvi con la mia grandezza.
Lasciatemi cantare, perché lo sa ognuno, sono un italiano, sono io: Giambruno.
parole: 273