Una differenza sostanziale
Mio malgrado lo scorso anno ho viaggiato molto in aereo. Nulla di esotico, alla fin fine più o meno sempre gli stessi tre o quattro paesi di rito. Eppure, anche a un viaggiatore goffo come me, non può non colpire lo scarto di eccellenza che Linate rappresenta tra gli aeroporti che abitualmente frequento: Berlino (dio ce ne scampi), Stoccolma, Vienna e, in rari casi, Malpensa.
Primo fra tutti: i controlli di sicurezza. Nessuno si avvicina alla rapidità dello scorrimento a Linate, che ormai ti risparmia anche l’estrazione dei liquidi e del computer. Ma la vera eccellenza la si nota nei servizi: al gate A18 le toilette presentano una cosiddetta “Baby Lounge” che è ben di più di un semplice fasciatoio, ma una stanza con wc e lavandino in scala micro per i più piccoli. Pulita, colorata, accogliente. E su questo, anche gli amici del Nord Europa converranno che bisogna alzare le mani. La vera cartina di tornasole? La Baby Lounge non si trova nel bagno delle sole donne (come purtroppo ancora spesso accade), bensì in un interregno a metà tra quello delle donne e quello degli uomini.
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