Tunnel di rose (appassite)

Dovrei andare a ricontrollare, ma è una sorta di tunnel di rose - appassite - a fare da cornice, in Kramer vs Kramer, a uno dei dialoghi più struggenti. Quello in cui il padre spiega al figlio la nuova routine decretata dal giudice dopo la separazione dei genitori.

È curioso che anche Cooper abbia scelto lo stesso setting (parrebbe, anche qui, in Central Park) per staccare dal bianco e nero al colore, proprio nel momento in cui il rapporto tra Bernstein e la moglie sembra andare in frantumi. D’altronde stupirebbe che in Maestro qualcosa fosse stato lasciato al caso, quando la meticolosa regia muove in armonia con una sceneggiatura puntualissima, giocando tra formati e movimenti di macchina che sembrano diretti dal musicofilo prima che dal regista.

Carey Mulligan difficilmente verrà derubata della statuetta - non a caso nella categoria protagonista - e ogni meglio si augura all’attore per il suo vero salto nel cinema d’autore.

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