Siamo Noi

Ho scoperto che mio figlio sa a memoria La Storia Siamo Noi di De Gregori. Si tratta di una delle poche canzoni che conosco verso per verso e dunque me ne sono avvalso nell’ultimo anno per farlo addormentare. Ma di lì a immaginare che l’avesse imparata a memoria, non so, proprio non l’avevo preso in considerazione.

Oggi viene da me e mi chiede di mettere a letto un omino del Duplo e allora cominciamo tutta la routine della buonanotte: copertina, carezze, bacini e canzone (io le ninna nanna non le so). E quando comincio a cantare vedo che lui muove le labbra. Allora lascio in sospeso i versi: “La storia siamo noi, nessuno si senta…” e lui “…offeso,” e via dicendo. Fino al verso che dice “La storia siamo noi padri e…” — “…figli,” — “Siamo noi…” — “…Bella Ciao”. E lì, di fronte a quel coso di un anno e mezzo che canta La Storia Siamo Noi, il mio cuore ha avuto un cedimento. E per la prima volta questo pensiero mi ha attraversato la mente, limpidissimo: “C’è ancora speranza.” In questo mondo di pazzi, c’è ancora speranza se riusciamo a insegnare ai bambini il significato delle parole “Storia” e “Noi”. E a metterli in relazione, indissolubilmente.

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