Le ceneri dei Media

Media Monks cambia nome dopo 23 anni. L’agenzia da oggi farà a meno del prefisso Media e si limiterà a chiamarsi Monks. Sembrerà una notizia iper tecnica per addetti ai lavori, ma mi piace leggerla in senso più ampio. Come mai infatti fare a meno del termine Media? Che urgenza, quale necessità si nasconde dietro a questa scelta?

In un impianto dove tutto è media, dove la televisione e i giornali sono media, ma dove anche i social e i motori di ricerca sono media (dove ciascuno di noi è, in minima parte, media nella propria community), portarsi quel termine nel nome doveva essere diventato più un peso che un vantaggio. Specialmente per un colosso digital-first come Monks.

Insomma, per cambiare nome a un brand tra i più rilevanti nel nostro settore, con oltre settemilaecinquecento dipendenti e un miliardo di fatturato complessivo annuo, a qualcuno deve proprio essere saltata la mosca al naso. Oppure davvero sta cambiando - ancora una volta - il mondo, ed è tramontata l’era dei media. Di tutti i media, compresi i social media.

Google ce lo insegna: Internet è finito; siamo entrati nell’era dell’intelligenza artificiale, dove media è una parolaccia, perché sa di fonte. Meglio toglierla. Un azzardo? Tutt’altro. Servono nuove parole. Chi si muove ora è ancora in tempo. Gli altri sono già cenere.

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Incredibilmente tedesco