Si fa in fretta a dire pazzo

Si fa in fretta a dire pazzo, ma dietro imprese come quella di Russ Cook non può nascondersi soltanto la follia, nè una semplice ossessione. 16.250 chilometri in 352 giorni sono una media di 46 chilometri al giorno. In pratica una maratona al dì per quasi un anno, e qui è opportuno specificarlo: attraverso l’Africa. Dalla punta meridionale del Sudafrica alla punta più a nord della Tunisia, questa mattina. Significa attraversare sedici nazioni, foreste pluviali, montagne e, soprattutto, il deserto del Sahara (che ha percorso interamente in notturna, per evitare il caldo). Ha rischiato di venire ucciso in una rapina in Congo, di morire di intossicazione alimentare, di venire rapito; ma il giorno seguente, immancabilmente, ha ripreso la sua corsa.

È il primo sportivo a percorrere l’intera lunghezza del continente di corsa. Peraltro a scopo benefico, perché Russ Cook, 27 anni del Sussex, durante la sua impresa ha raccolto quasi un milione di euro in donazioni per due ong. Si fa in fretta a dire pazzo. Russ Cook scappava da alcolismo e gioco d’azzardo. Ha scelto di trasformare la sua vita per ispirare, stupire e fare del bene. Fossimo tutti matti come lui.

Russ Cook è quindi il nuovo re della sua disciplina: l’endurance. Ma a differenza di altri grandi dello sport, al coronamento del suo capolavoro non ha permesso che uno emiro gli coprisse le spalle con un il bisht, anzi, proprio durante il taglio del traguardo, sotto i flash dei fotografi, si sfila il berretto con lo sponsor e lo lancia in aria, fermando nel tempo l’immagine della sua impresa privo di marchi. Perché? Perché non gliene frega una mazza. Ed è questo a fare di uno sportivo un grande sportivo. L’Africa se l’è corsa a piedi lui, non la Hoka, non Huel, non Perfect Ted. 

E noi, dalle nostre case, dalle nostre vite nella norma, non possiamo che chiederci cosa farà domani mattina, Russ Cook. Non tra un mese, non tra un anno. Ma proprio domattina. 

Ad occhio e croce, Russ, si farà una corsetta. Perché è così che si comportano i pazzi. Ce ne fossero di più.

parole: 351

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