Meglio che in miniera
Due settimane fa, durante la trail nel Chianti, all’apice della mia difficoltà (sarà stato il trentacinquesimo chilometro o giù di lì), mi sono trovato su una salita infame. Mi fermo a riprendere fiato, con la testa gonfia come un pallone. Di fianco a me si ferma un signore sulla cinquantina, con la faccia scavata e le mani gigantesche, e mi chiede se va tutto bene. È una cosa bella dei corridori, se vedi qualcuno in difficoltà, te ne freghi dei tempi e ti fermi. Gli dico che sto bene, poi aggiungo: “È tosta.” Lui scrolla le spalle con indifferenza e risponde: “Meglio che lavorare in miniera,” e tira avanti.
Questa della miniera è una vita che me la sento ripetere. E per quanto io non abbia mai lavorato in miniera, immagino che per tante situazioni sia anche vera: è meglio studiare la matematica che lavorare in miniera, è meglio mandare a memoria un copione in endecasillabi che lavorare in miniera, è meglio partecipare a una gara da consegnare in tre giorni che lavorare in miniera. Sì, sì e sì. Non capisco l’accostamento, ma certo: meglio la buona parte delle attività della mia vita, che lavorare in miniera - immagino.
Ma correre, ecco, non ci giurerei. Certo, è un’attività per così dire ricreativa che mi son scelto, non che devo svolgere per mantenere la mia famiglia. Ma la frase non è “Meglio che fare il minatore” (che poi mi domando se i minatori siano ancora quelli dei film inglesi degli anni Ottanta), bensì “Meglio che lavorare in miniera” e la questione sorge spontanea: è davvero “meglio” (nel senso di più semplice) lavorare in miniera che correre una maratona con più di millecinquecento metri di dislivello?
Due settimane fa ero troppo stanco per fare filosofia, ma oggi, durante la mezza di Berlino mi è ritornata in mente. Ho pensato per qualche chilometro ai minatori, per lo meno a quelli dei film di thatcheriana memoria, laggiù, al buio, tutti sporchi e sudati, a menare colpi di tosse e picconate nella roccia. A morire, di fatto, decine di metri sottoterra.
E ho pensato questa cosa: ma che minchia c’entra correre, con il lavoro in miniera? Niente. Molto probabilmente niente. Non ho mai lavorato in miniera, ma che fatica correre. Che. Fatica.
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