Sfrontato amore nostro

Risuonavano i versi più celebri di Baglioni attraverso i corridoi del municipio, sotto lo sguardo atterrito dei burocrati tedeschi, mentre questo colorato gruppetto di matti portava in trionfo le sue beniamine fresche di matrimonio. Anche oggi era un piccolo grande amore, con tanto rimorso per il paese che ha respinto il loro affetto, con tanto orgoglio per la propria diversità. Era un canto rabbiosamente felice, di chi non si lascia fermare dal bigottismo della porpora ed è pronto a lottare a mani nude per un diritto sacrosanto. 

C’è qualcosa, in noi italiani, che non smette mai di stupirmi e di commuovermi. C’è la sfrontatezza, sempre. Un senso di rivalsa latente che ci permette di sopravvivere a qualsiasi situazione avversa. Come una graminacea testarda, come una fenice, inelegante ma orgogliosa. E chiassosa. E felice. 

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